Un epocale cambiamento climatico sarebbe stato il motore dell’evoluzione che ha portato alla comparsa dei primi animali sulla Terra 650 milioni di anni fa: un imponente scioglimento dei ghiacciai avrebbe riversato negli oceani fiumi di sostanze nutritive, causando una proliferazione esplosiva delle alghe che avrebbe a sua volta favorito lo sviluppo di organismi animali sempre più complessi. A testimoniarlo sono alcune antiche rocce trovate dai geologi dell’Università Nazionale dell’Australia, che pubblicano i risultati dei loro studi sulla rivista Nature. Questi antichi sedimenti, provenienti dall’Australia centrale, hanno registrato i cambiamenti avvenuti nell’ecosistema marino tra un miliardo e 541 milioni di anni fa, intrappolando al loro interno delle molecole appartenute ad alghe e batteri. Analizzando questi ‘fossili molecolari’, i ricercatori hanno verificato che 650 milioni di anni fa le alghe andarono incontro ad una crescita esplosiva, dando vita ad una “rivoluzione per gli ecosistemi”, come spiega il coordinatore della ricerca, Jochen Brocks.
“Prima che tutto questo accadesse, ci fu un evento sconvolgente: la Terra rimase congelata per 50 milioni di anni”, come sostenuto dalla teoria della Terra a palla di neve. Fu il successivo riscaldamento, con lo scioglimento di neve e ghiacciai, a riversare nei mari grandi quantità di nutrienti che favorirono lo sviluppo delle alghe e la transizione da un mondo popolato da batteri ad uno dominato dagli animali.