Si accelera il percorso per risolvere l’annosa crisi idrica della città.
Il sindaco Voce, dopo aver chiesto al prefetto l’istituzione di un tavolo con tutti i soggetti interessati, ha scritto al presidente della Regione Calabria e al Dipartimento Territorio e Tutela della Regione.
Nella nota del primo cittadino si evidenzia come in città si registrano frequenti problemi di alimentazione idrica a causa delle ripetute rotture che avvengono lungo l’adduttore principale che alimenta il potabilizzatore di Crotone, gestito da Sorical, a partire dallo schema idrico del Consorzio di Bonifica posto in sinistra idrografica del Fiume Neto nel territorio comunale di Rocca di Neto.
Le continue interruzioni – prosegue il sindaco – sono dovute principalmente alla vetustà dell’adduttore principale e nonostante l’impegno nel ripararle del CORAP, che risulta attuale gestore della condotta, provocano interruzioni di alimentazione idrica per Crotone che durano più giorni a causa della difficoltà degli interventi e delle caratteristiche dell’adduttore.
Le attuali capacità di stoccaggio nei serbatoi della rete idrica comunale, che ammontano complessivamente a circa 10.000 mc, permettono di compensare interruzioni di alimentazione che durano poche ore. Per cui in occasione di ogni interruzione di alimentazione idrica della rete comunale si verificano sempre gravi disagi per la popolazione e per le attività economiche presenti sul territorio.
Sulla base di quanto sopra esposto si richiede che la Regione programmi al più presto un intervento di manutenzione straordinaria sull’adduttore principale, per l’intero tratto compreso tra la presa in comune di Rocca di Neto ed il potabilizzatore di Crotone, al fine di assicurarne la piena e continua funzionalità.
Nelle more della realizzazione dell’intervento sopra indicato si richiede di poter attivare con la massima urgenza un finanziamento per la messa in servizio di un serbatoio già esistente situato in prossimità del potabilizzatore di Crotone, su una collina che domina l’intero centro abitato. La realizzazione di questo serbatoio, costituito da quattro vasche per una capacità complessiva di circa 20.000 mc, risale all’anno 2000 e faceva parte di un intervento più complessivo di adeguamento e razionalizzazione della rete idrica finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Per motivazioni non note a questa amministrazione, il serbatoio non è stato mai messo in funzione e negli anni ha subito danneggiamenti, con l’asportazione di tutte le attrezzature elettromeccaniche, ed anche le condotte di alimentazione e di presa, essendo realizzate in acciaio e prive di protezione catodica, risultano in pessimo stato di conservazione. Sulla base di una stima effettuata risulta la necessità di un finanziamento di almeno € 1.500.000 per procedere alla messa in funzione di questo serbatoio in maniera tale da poter contribuire ad alleviare i disagi alla popolazione in caso di eventuali future interruzioni della fornitura idrica alla rete comunale, conclude nella nota il sindaco
Quest’ultimo intervento è stato già inserito nel dicembre 2021 dal Comune nell’ambito della programmazione dei CIS (Contratti Istituzionali di Sviluppo) ma è chiaro che un finanziamento immediato da parte della Regione consentirebbe una accelerazione dell’intervento stesso.