Nell’occasione del Consiglio Comunale, avevamo evidenziato insieme ad altri consiglieri, che l’accordo con ENI, oltre che al ribasso, non faceva
assolutamente gli interessi della città.
Dopo un mese non abbiamo registrato nulla, se non la fantasmagorica conferenza stampa di fine anno del Sindaco Voce.
Per dire la verità, le manovre sono già iniziate.
Difatti da giorni, una nave- colosso per conto di ENI, è presente antistante le nostre coste, per avviare un monitoraggio e per poi passare a nuove
perforazioni nel sottosuolo.
Un’azione veloce, spedita che non ha riscontrato nessun ostacolo, come era stato previsto nei programmi ENI.
In queste ore, il Comune di Crotone afferma pubblicamente che non può contrastare le attività messe in campo da ENI e dall’altra, non si comprende
il pensiero, una volta battagliero e decisionista del Sindaco Voce sulla problematica in campo.
Per questo poco meritorio comportamento, abbiamo deciso di formulare cinque domande, al Sindaco Voce, fiduciosi di avere risposte adeguate
sull’accordo con ENI, significando che il nostro comportamento, continuerà ad essere sempre rigoroso e inflessibile sull’argomento che interessa
soprattutto i cittadini crotonesi e il futuro del nostro territorio.
1- Le motivazioni per le quali si è rinunciato ai 6 miliardi di metri cubi di gas devettoriato.
Una rinuncia poco comprensibile, soprattutto se rapportata all’assoluta quantificazione della somma di euro spettanti alla città (nonostante i diversi
consulenti/consigliori che hanno accompagnato il Sindaco nella trattativa).
Si registra un’ oscuro silenzio, nell’aspetto economico della vicenda; si ricorda che nell’accordo, l’ENI ha ottenuto, con il silenzio-placet del
Sindaco, il via libera al raddoppio dell’estrazione del gas dal sottosuolo crotonese.
D- Come mai è stata adottata la scelta di abbandonare i vantaggi economici provenienti dal gas devettoriato, cosi’ troppo facilmente?
2- I vantaggi per la città di Crotone, nell’aver rinunciato nell’assoluto silenzio, a una vera bonifica, considerato che rimarranno sul posto 400
tonnellate di rifiuti pericolosissimi.
La nostra idea è quella che con la firma , si è fatto un’accordo stralcio sul gas devettoriato e sui rifiuti pericolosi, entrambi favorevoli per svariati
milioni a ENI, malgrado l’impegno precedentemente assunto dal colosso energetico a spostare in altri posti i veleni crotonesi.
Oggi, il Comune di Crotone, dovrà accontentarsi delle irrisorie somme inserite nell’accordo da ENI che “afferma di mantenere un proficuo
rapporto collaborativo con la città” !!
D- Con il silenzio del Sindaco Voce, perché sono state adottate tali scelte e Crotone quali vantaggi otterrà per il futuro?
3- Lo scrivente aveva proposto, in Consiglio Comunale, la costituzione della Commissione sui rapporti con ENI.
Un’iniziativa finalizzata esclusivamente, al coinvolgimento degli ordini professionali, forze sindacali e datoriali, mondo associazionistico, insieme
ai consiglieri comunali.
Tra gli obiettivi della Commissione, vi era il compito di lavorare per studiare proposte, puntando a realizzare progetti su tematiche ambientali ed
energetiche per lo sviluppo della città.
Si registra l’assoluto silenzio.
D- Quali sono le motivazioni per le quali, la Commissione per i rapporti con Eni non può essere costituita?
4- Anche sulla problematica subsidenza è calato il silenzio.
Riteniamo che nei rapporti con ENI, tale problematica è trattata con superficialità e scarsa cognizione sia di analisi che di studi approfonditi.
Rileviamo con preoccupazione che sulla subsidenza, si continua a non prendere in nessuna considerazione eventuali conseguenze, rischi, pericoli
che possono derivare, visto già i segnali presenti nel nostro territorio e non positivi.
Non si comprende le motivazioni, per le quali si ritarda a costituire la Commissione sullo stato della subsidenza del territorio crotonese.
Se dovesse accadere qualcosa, sulle mancate garanzie per la sicurezza dei cittadini crotonesi, considerato che ENI continua a bucare il nostro
sottosuolo per estrarre più gas possibile,
D- Vi possono essere eventuali responsabili?
5- Infine, invitiamo il Signor Sindaco a rivedere un video che circola in rete, nel quale interpreta il ruolo di ambientalista-movimentista e anti ENI,
in campagna elettorale in Piazza Marinai d’Italia.
Si può notare con quanta forza e veemenza, si scaglia contro ENI, assicurando i cittadini- votanti crotonesi che la problematica storica riguardante i
rapporti con ENI, compreso le vicende economiche, sarebbero state trattate via streaming, senza veli e con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza
e soprattutto con la massima trasparenza.
D- Per come ha chiuso l’accordo con ENI, si identificherebbe nella stessa persona di Piazza Marinai d’Italia?
Siamo fiduciosi nelle risposte alle domande formulate.
Riteniamo che Lei, sulla vicenda relativa alla trattativa con Eni, ha l’obbligo di avere comportamenti chiari e molto convincenti.
Lo merita la città, lo pretendono i cittadini crotonesi.
Si rischia invece, di svendere, per poche briciole, la città al colosso energetico.
Per quanto ci riguarda, non avalleremo tali scelte.
E non intendiamo fermarci.
Andrea Devona
Capogruppo Partito Democratico
Comune di Crotone
Crotone, Andrea Devona: E’ passato piu’ di un mese dal Consiglio Comunale che ha discusso sull’accordo tra ENI e il Comune di Crotone. Come avevamo facilmente previsto, è calato il silenzio.
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