Con riferimento alle notizie diffuse dalla stampa locale (si veda, da ultimo, il servizio TGR Calabria del 14/01/2023, ore 14.00, a cura di I. Raffaele, montaggio D. Picciotto), corre l’obbligo di chiarire quanto appresso, a tutela della immagine di Fratelli Romano S.p.A.:
La vicenda sulla quale si concentra la stampa riguarda l’esubero maturato in seno a Fratelli Romano S.p.A. per causa della cessazione del servizio di trasporto interregionale: l’Azienda è stata cancellata dall’Albo dei trasportatori sin da agosto del 2020 e non esercita più il servizio di linea interregionale. Ha risolto il contratto di servizio con il partner Flixbus; ha modificato la sua attività prevalente presso la competente Camera di Commercio; ha ceduto tutti gli autobus utilizzati per lo svolgimento di quel servizio.
Le notizie che si stanno diffondendo appaiono elaborate solo ed esclusivamente sulla base delle informazioni fornite dai lavoratori e dai loro legali.
La realtà, però, è ben altra:
Fermo il massimo rispetto per le ordinanze che il Tribunale di Crotone ha emesso nel mese di dicembre del 2022 (e fermo il diritto dell’Azienda di andare avanti con il contenzioso, nel pieno rispetto delle regole procedurali), non è affatto vero che i licenziamenti sono stati effettuati per “danneggiare” chicchessia ovvero per discriminare alcuni lavoratori a beneficio di altri; parimenti va contestata la narrazione che dipinge Fratelli Romano S.p.A. come un’Azienda totalmente insensibile e indisponibile ad ascoltare i lavoratori:
1) I 13 lavoratori licenziati erano tutti addetti al servizio di linea interregionale, già cessato nel 2020.
2) Contrariamente a quanto sostenuto nel servizio TGR Calabria del 14/01/2023, i lavoratori che hanno richiesto la reintegra sono soltanto 8: 4 lavoratori, infatti, hanno espressamente richiesto l’indennità sostitutiva, così determinando la risoluzione definitiva del rapporto di lavoro.
3) Nel servizio TGR Calabria si confonde Fratelli Romano S.p.A. (la società che è in contenzioso con i lavoratori e che esercitava il servizio di linea interregionale) con Romano Autolinee Regionali S.p.A., ossia con l’Azienda che svolge i servizi di linea urbani ed extraurbani: le ordinanze elaborate dal Tribunale di Crotone dispongono la reintegra solo nei confronti della società Fratelli Romano S.p.A. che, si ripete, non svolge più alcun servizio di linea.
4) Ciò nonostante e ferma la diversità di opinioni rispetto a quanto statuito ad oggi dal Tribunale di Crotone, Fratelli Romano S.p.A. ha formalmente dato esecuzione alle ordinanze, comunicando all’INPS e alle amministrazioni competenti la reintegra degli 8 lavoratori; si tratta, però di reintegra che non può realizzarsi concretamente giacché – come detto – l’Azienda non svolge più servizi di trasporto sulle linee che vedevano impegnati i 13 lavoratori.
5) E tuttavia, proprio a dimostrazione della vicinanza dell’Azienda ai lavoratori, corre l’obbligo di precisare un dato essenziale (del quale non si scorge traccia né negli articoli di stampa, né nel servizio TGR Calabria): Fratelli Romano S.p.A. ha sempre cercato di risolvere il problema esuberi, avviando procedure di soccorso ad hoc: la prima procedura è stata avviata nel mese di settembre 2021; la seconda procedura è stata chiusa in occasione dell’accordo sindacale stipulato a marzo del 2022. Ebbene, tali procedure hanno consentito a ben 17 autisti di Fratelli Romano S.p.A. di transitare presso Romano Autolinee Regionali S.p.A., salvaguardando i posti di lavoro.
6) I lavoratori che oggi vengono intervistati dal TGR Calabria hanno espressamente rifiutato ogni ipotesi di accordo in occasione delle procedure del 2021 e del 2022.
Ma v’è di più.
Nel servizio TGR Calabria del 14/01/2023 non si scorge notizia della proposta avanzata pochi giorni or sono da Fratelli Romano S.p.A. (stupisce il fatto che nessuno degli intervistati vi faccia cenno): Fratelli Romano S.p.A. ha ottenuto la disponibilità di Romano Autolinee Regionali S.p.A. alla immediata assunzione sul servizio urbano/extraurbano dei lavoratori (dapprima part time, ma con impegno formale alla conversione del rapporto di lavoro in rapporto full time in tempi ragionevoli).
I legali, per conto dei lavoratori, hanno rifiutato.
7) Fratelli Romano S.p.A. ha finanche prospettato ai lavoratori la possibilità di essere assunti da primaria Azienda del nord Italia (esercente servizi di linea interregionali), che ha comunicato la disponibilità ad assorbire tutto il personale licenziato. Anche in questo caso i lavoratori hanno rifiutato.
Tanto precisato e chiarito, è pure il caso di contestare le accuse di irregolarità nella gestione dei rapporti: Fratelli Romano S.p.A. ha sempre versato i contributi e non ha mai tollerato malpractices nella gestione del personale.
Si auspica che a tali precisazioni e confutazioni sia concessa la dovuta attenzione: non già per il gusto della polemica (l’Azienda ha il massimo rispetto per i lavoratori e per le loro famiglie ed ha avanzato proposte concrete per consentire loro di tornare a guidare) ma per amore di quella verità che – ne siamo certi – ogni professionista dell’informazione nutre nel quotidiano esercizio della sua attività.
Fratelli Romano S.p.A.