Non solo il COVID 19, ma anche l’influenza stagionale e le bronchioliti/broncopolmoniti da virus
respiratorio sinciziale, stanno mettendo sotto pressione il sistema sanitario e particolarmente i reparti di
pediatria, terapia intensiva pediatrica e pronto soccorso – dichiara la Dr.ssa Stefania Zampogna Direttore
dell’UOC di Pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone e Presidente Nazionale della SIMEUP
(Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica). E’ la cosiddetta “tripla epidemia” che
sta facendo registrare un boom di ospedalizzazioni e di accessi pediatrici in Pronto Soccorso.
Il virus respiratorio sinciziale è un patogeno che comunemente causa raffreddore nei soggetti adulti ed
infezioni a carico delle basse vie aeree nei bambini al di sotto dei 5 anni, determinando quadri di
bronchioliti e broncopolmoniti, particolarmente insidiose nei bambini di età inferiore ad un anno. “I
soggetti più a rischio– sottolinea la dr.ssa Zampogna – sono i lattanti da 0 a 2 mesi che hanno un apparato
respiratorio più fragile e debole”. L’infezione colpisce i bronchioli, ovvero la parte terminale delle vie
respiratorie, determinando un processo infiammatorio con tosse, aumento delle secrezioni respiratorie e
gradi variabili di ostruzione delle vie aeree. I “campanelli di allarme” che i genitori devono esser in grado
di riconoscere sono: la comparsa di difficoltà respiratoria con respiro più frequente del solito e la
riduzione delle assunzioni alimentari per cui potrebbe esser necessario il ricorso alle cure ospedaliere.
Anche il reparto di Pediatria di Crotone – precisa la dr.ssa Zampogna – ha registrato un notevole
incremento degli accessi pediatrici di Pronto Soccorso e del numero dei ricoveri. “Durante il mese di
Dicembre e la prima decade di Gennaio abbiamo rilevato 753 accessi pediatrici in Pronto Soccorso. Tra
questi, 102 pazienti hanno ricevuto una diagnosi di infezione a carico delle basse vie aeree e il 40%
presentava meno di un anno di età. I ricoveri ospedalieri si sono resi necessari per 39 bambini a causa di
bronchioliti e/o broncopolmoniti. Il 33% di questi pazienti ha meno di sei mesi e il 13% ha presentato un
quadro di insufficienza respiratoria acuta trattati dal nostro team pediatrico con ossigeno terapia ad alto
flusso , in due casi molto gravi si e’ ricorso alla ventilazione meccanica in terapia intensiva – dichiara la
dr.ssa Zampogna.
Non solo il virus respiratorio sinciziale ma anche i virus influenzali, parainfluenzali e i rinovirus possono
determinare l’insorgenza della bronchiolite. “Frequente è anche il caso di co-infenzione ossia la
contemporanea infezione da parte di più patogeni respiratori che abbiamo documentato nei bambini più
gravi” – sottolinea la dr.ssa Zampogna.
Alcune semplici misure di prevenzione – puntualizza la dr.ssa Zampogna – come l’igiene delle mani, il
distanziamento sociale, soprattutto in presenza di adulti e/o altri bambini con infezione a carico delle vie
aeree, l’evitare i luoghi chiusi e affollati possono prevenire la diffusione del virus respiratorio sinciziale e
di altri patogeni in grado di provocare infezioni a carico delle vie aeree inferiori in età pediatrica.
Infine, è fondamentale anche il ruolo dei pediatri di famiglia e della medicina territoriale nell’attività di
sorveglianza e prevenzione primaria dell’influenza stagionale.
DIREZIONE STRATEGICA
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE CROTONE
Crotone: Pediatria in affanno per il boom di ricoveri / Informazioni e consigli di prevenzione.
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