Prefetto di Crotone, Cosima Di Stani, ha presieduto oggi unComitato per l’ordine e sicurezza pubblica, alla presenza di tutti isindaci della provincia, per condividere e uniformare l’applicazione delle indicazioni ministeriali che mirano a garantire la sicurezza nelle aree urbane con un elevato afflusso di persone, comprese quelle turistiche, e dove si svolgano manifestazioni pubbliche.
Di Stani ha precisato inizialmente come il tema della sicurezza “richieda la massima sinergia istituzionale, con la stretta interrelazione di tutte le sue componenti, da quelle statali a quelle espressione delle autonomie territoriali”. Poi si è chiarita la portata delle cosiddette misure di “safety” che riguardano specificatamente latutela dell’incolumità pubblica, con interventi che sono a cura e responsabilità degli organizzatori degli eventi; inoltre sono stati chiarite le azioni cosiddette invece di security e che si riferiscono alla predisposizione delle misure di sicurezza da parte dei soggetti pubblici, sebbene all’interno di un dispositivo unitario di prevenzione dei rischi.
In questa prospettiva, l’analisi dello scenario, che sia una piazza pubblica o una via di comunicazione cittadina induce alla ricerca delle eventuali “vulnerabilità” che possono essere, di volta in volta, di natura diversa, pertanto di difficile catalogazione e che richiedono l’adozione di cautele differenti, in un approccio flessibile.
“In particolare – è stato spiegato – sono gli elementi di contesto a suggerire l’effettiva esigenza di un rafforzamento delle iniziative di sicurezza, supplementari a quelle ordinariamente predisposte e senza tuttavia cedere a logiche astratte e ad acritiche applicazioni di schemi rigidi di riferimento”.
“È evidente – ha sottolineato il Prefetto – che l’efficacia del quadro di prevenzione sulla sicurezza è tanto più elevata quanto più saranno strette le maglie della cooperazione interistituzionale, attraverso pure il ricorso ad un’ampia e diffusa informazione sulle nuove disposizioni operative ai soggetti pubblici e privati interessati, a cura dei Sindaci, rispetto alle comunità amministrate”.
In questo senso, la cornice di sicurezza messa a punto non può prescindere anche dall’attivazionetempestiva di tutti i canali di comunicazione verso gli utenti che partecipino all’evento e alla cittadinanza che, dallo svolgimento dello stesso, potrebbe subire un disagio, oltre ad una piena conoscenza delle misure organizzative e di sicurezza adottate.
A conclusione, Di Stani, ringraziando i sindaci che sono intervenuti e assicurando un ampio sostegno nel monitoraggio di tutti quegli eventi significativi che le municipalità comunicheranno per tempo, ha insistito sulla dimensione culturale che, nel contesto storico attuale, deve attraversare l’azione amministrativa territoriale “tanto nella programmazione delle iniziative immediatamente incidenti su singoli eventi quanto – ha ribadito – in quelle che hanno carattere più di prospettiva”.