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I carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto, proseguendo la costante opera di controllo del territorio in ogni ambito, nella giornata del 27 febbraio hanno rintracciato e arrestato, in esecuzione del provvedimento di condanna emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro, confermato dalla pronuncia della Corte di Cassazione della scorsa settimana
- M.P., trentunenne italiano residente ad Isola di Capo Rizzuto, condannato a 4 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso. I fatti attribuiti al soggetto dall’imputazione, che hanno superato il vaglio della Suprema Corte, risalgono al 2016, quando l’odierno arrestato ha danneggiato, estorto denaro e minacciato in particolare un’impresa del territorio. Per i reati appena descritti è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso, poiché il soggetto è risultato essere associato alla cosca “Arena” di Isola di Capo Rizzuto e aver attuato i comportamenti descritti avvalendosi dell’appartenenza all’associazione mafiosa e dell’intimidazione che questa provoca.
Il soggetto, rintracciato ad Isola di Capo Rizzuto, dopo le formalità di rito è stato accompagnato al carcere di Catanzaro.