“Confindustria pensa alla quantità io invece penso alla qualità dell’intervento: se continuiamo sempre con bonus temporali possiamo metterci tutti i soldi che vogliamo ma la preoccupazione è: alla fine dei 3 anni che succede?”. Così il leader Uil Carmelo Barbagallo sul bonus-assunzioni per i giovani che il Governo sta studiando. “Serve un taglio strutturale” del costo del lavoro, dice all’ANSA: “Non si fa occupazione per decreto: non credo che solo attraverso la decontribuzione si possa fare nuova occupazione, al massimo si fa emergere un po’ di lavoro nero”. Preoccupa poi l’ipotesi di un tetto di età: una bonus così “non risolve il problema, scontenta tutti ed è pure costoso. Guardiamo al Sud dove i giovani disoccupati superano abbondantemente i 35 anni”.
Recuperare le risorse bruciate da evasione e corruzione è la base per una proposta unitaria dei sindacati al Governo, nel 2018: “Con Cisl e Cgil apriremo una grande vertenza fiscale, per una riforma seria, recuperando tutte le risorse occultate”.
Barbagallo, no a bonus spot per il lavoro
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