E dal 25 aprile in partenza “Abitare”: un ciclo di laboratori residenziali, performance e residenze creative fino al 7 ottobre
Teatrino. Teatro a forza collettiva. Si intitola così la campagna di crowdfunding ancora disponibile sulla piattaforma Produzioni dal basso, ideata dall’associazione
Ex Convento di Belmonte Calabro, progetto trasversale che ha sede in Calabria dal 2002, che si divide tra gli spazi di un antico agrumeto, il chiostro e la chiesa.
L’obiettivo della raccolta fondi è quello di costruire a Belmonte un teatrino di comunità che possa essere fruibile da tutti. Un luogo costruito insieme per far crescere l’offerta culturale e dove artisti e artiste possano abitare per lunghi periodi dando vita a nuove creazioni da restituire al paese.
Il primo passo è stato quello di realizzare una platea in legno di circa 200 metri quadrati, diventata un palcoscenico senza distinzione tra il pubblico e gli artisti, già tagliata, montata e livellata, grazie al lavoro condiviso e a costo zero.
La raccolta fondi servirà ora ad acquistare un tappeto per la danza, della vernice, i materiali e le attrezzature tecniche per allestire il teatrino, chiamare un falegname che possa levigare e verniciare il pavimento, e dell’altro legno per autocostruirsi le strutture e gli arredi. Arricchendo così lo spazio in cui organizzare eventi e rassegne di danza, musica, circo, teatro, canto, soundscape, e laboratori che possano essere gratuiti per le bambine ed i bambini. Tra le altre cose con i fondi raccolti si organizzerà anche la rassegna autunnale Rifugi d’aria.
La chiusura della campagna di raccolta fondi è prevista per il 25 aprile, quando ci si trasferirà ad Atena Lucana, in provincia di Salerno, per “La Terra mi Tiene “, una festa di comunità e di resistenza che restituisce, ogni anno, vita ai vecchi forni del centro storico. Una festa di libertà e di comunanza legati dal rito del pane e dal suo essere rito collettivo.
La fine del crowdfunding coinciderà con l’inizio di una serie di azioni differenti tra residenze creative, laboratori residenziali, spettacoli tra teatro e musica, e festa di comunità, per sentirsi parte di uno spazio tramite un processo di dialogo.
Sarà questo il focus di Abitare, stagione teatrale che si svolgerà dalla primavera fino all’autunno organizzata, senza nessun finanziamento pubblico, negli spazi dell’Ex Convento.
«Abitare è un’azione che non investe soltanto la casa, lo spazio domestico. Non abitiamo esclusivamente ciò che chiamiamo casa, ovvero, quell’ordine materiale che coinvolge oggetti e persone, che intreccia le cose e gli affetti, sé stessi e gli altri.
Abitiamo il corpo, la bocca. Abitiamo la presenza, il genio. Abitiamo l’àbito, l’avere, la fiducia.
Abitiamo, come prova certa. Un paese, una casa, un’abitudine, una pratica artistica.
Abitare è ciò che ci rende umani» dice Stefano Cuzzocrea, ideatore e organizzatore del ciclo di azioni che partiranno a breve, e del progetto Ex Convento in essere da vent’anni.
Il mese di maggio sarà ricco di residenze e laboratori: dall’8 al 14 maggio si svolgerà la residenza di danza di Sara Brusco e Sara Coelho Galàn, e dal 22 al 28 l’Ex Convento ospiterà la residenza rivolta al contorsionismo a cura di Alessandra Piccoli.
Dal 9 all’11 giugno spazio al laboratorio residenziale danza-corpo di Axis Syllabus con Nuvola Vandini, che terminerà con una sua performance di danza e musica, durante la serata, insieme a Ilaria Montenegro. Dal 19 al 24 saranno invece la Compagnia Tardito/Rendina e Antonio Villella protagonisti del laboratorio residenziale Verso il clown, tra il teatro e la danza. Mentre dal 27 giugno al 2 luglio si svolgerà Cantare nei luoghi, laboratorio residenziale di canto a cura di Anna Maria Civico, ospite all’Ex Convento anche lo scorso anno.
Il mese di luglio inizierà con il laboratorio teatrale Abitare, dal 6 al 15, dedicato a bambini e bambine, che terminerà con lo spettacolo di e con Stefano Cuzzocrea, Senza Pollicini.
Dopo una breve pausa, dal 4 al 10 settembre sarà la volta della residenza creativa di teatro Premio Paola Scialis, dedicato a colei che fino al 2018 ha portato avanti le attività all’Ex Convento insieme a Stefano Cuzzocrea, prima della sua prematura scomparsa.
Chiuderà il ciclo della rassegna Il Gioco, l’ascolto, il clown, laboratorio di secondo livello con Willy the Clown, dal 29 settembre al 7 ottobre.