Nella giornata odierna ha avuto luogo un aggiornamento dei lavori del Centro coordinamento ricerche.
Le attività proseguono secondo la rimodulazione del dispositivo che ha spostato il “campo base” nella frazione “Le Castella” di Isola Capo Rizzuto, da dove si gestiscono gli interventi operativi e, di volta in volta, si concorda l’ambito di estensione del quotidiano monitoraggio.
In tale ottica l’assetto opera con il concorso, secondo il consueto criterio di rotazione, di tutti i soccorritori sia per mare che per terra che con l’impiego di droni.
Ininterrotta e parallela è l’azione di sostegno ai migranti superstiti che nella mattina odierna e nel numero di 32 hanno raggiunto la citta di Amburgo con volo charter predisposto dall’O.I.M (Organizzazione mondiale per le migrazioni) partito dallo scalo aeroportuale di Crotone.
Si tratta dei richiedenti protezione internazionale che – ammessi al programma di redistribuzione comunitario, noto come relocation – proseguiranno in quel Paese l’iter volto al riconoscimento dello status di rifugiato.
L’intero evento è stato vissuto anche con un certo coinvolgimento emotivo da quanti, tra operatori di Polizia, soccorritori, personale della Prefettura, ne ha seguito, dopo il naufragio, i momenti della umana condivisione del dolore, dell’assistenza materiale, nonché dell’impegno professionale e personale di ciascuno, nei diversi compiti istituzionali, per un ricollocamento che fosse, insieme, gradito e possibile, tenuto conto della tragica condizione vissuta. Un momento emozionante in particolare per il personale dell’Ufficio immigrazione della Questura che con il supporto dell’Agenzia Europea per l’asilo e sotto il coordinamento della Direzione centrale Immigrazione del Ministero dell’Interno ha trattato le pratiche di asilo per consentire all’Autorità centrale ministeriale, nota come “Unità di Dublino”, di proporre l’inserimento in altro Paese Membro dell’Unione Europea.
Rispetto ai superstiti si rileva come siano ancora presenti sul territorio nazionale 1 migrante che ha manifestato l’ intendimento di raggiungere un congiunto in Irlanda, 2 che saranno collocati nelle strutture S.A.I della provincia (la rete d’accoglienza che fa riferimento al Ministero dell’interno e all’ANCI) e 1 ancora bisognevole di cure mediche, prima di ogni futura determinazione.
Sul fronte della logistica concernente le salme, esigenze di revisione dell’organizzazione hanno indotto a sgomberare il “Palamilone” di Crotone e ad individuare una più confacente sezione del Cimitero di Cutro da dove gestire i trasferimenti e ove allocare eventuali, nuovi rinvenimenti, stante la stima dei dispersi che si aggira intorno alle 10 unità . A tale specifico riguardo sono 9 i feretri sistemati nel predetto cimitero dei quali:
- 1 in attesa di trasferimento in Afghanistan;
- 1 destinata alla Germania;
- 1 da trasferire al cimitero musulmano di Bologna.
Per essi si conta di perfezionare le procedure di affidamento all’ Agenzia di onoranze funebri incaricata già nella giornata di lunedi 3 aprile, onde dare immediato corso al trasporto.
Ancora, per 1 salma, appartenente ad una bambina, è stato convenuto di condurla presso il Cimitero di Paola (Cosenza), aderendo così ad espressa istanza della locale Amministrazione comunale che ne ha evidenziato gli elementi evocativi e simbolici in ragione della insistenza, in quella località, del Santuario di San Francesco di Paola, nota meta del pellegrinaggio cattolico e per 5, non identificate, di dare sepoltura, sempre secondo la pratica dell’inumazione ossequiosa del rito musulmano, presso il Cimitero di Cutro, con modalità e relative spese rimesse all’Ente locale.