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Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil terrano domani, venerdì 5 maggio, a Lamezia Terme, un attivo unitario territoriale delle province di Catanzaro-Crotone e Vibo Valentia in merito alla vertenza riguardante il settore della forestazione e alla necessità di nuove politiche finanziarie e misure per la tutela del patrimonio forestale e della montagna, nell’ambito di una fase di mobilitazione regionale che si concluderà con una manifestazione il prossimo 12 maggio.
L’attivo, che si terrà nella sala convegni di Unioncamere Calabria (in via delle Nazioni 24) con inizio alle ore 9,30, sarà presieduto dal segretario generale della Flai-Cgil Area Vasta Cz-Kr-Vv Rinaldo Tedesco, e vedrà relazionare il segretario generale della Fai-Cisl Magna Graecia Cz-Kr-Vv, Daniele Gualtieri, mentre le conclusioni sono affidate al segretario generale Uila Uil Calabria Pasquale Barbalaco.
L’attivo, che si terrà nella sala convegni di Unioncamere Calabria (in via delle Nazioni 24) con inizio alle ore 9,30, sarà presieduto dal segretario generale della Flai-Cgil Area Vasta Cz-Kr-Vv Rinaldo Tedesco, e vedrà relazionare il segretario generale della Fai-Cisl Magna Graecia Cz-Kr-Vv, Daniele Gualtieri, mentre le conclusioni sono affidate al segretario generale Uila Uil Calabria Pasquale Barbalaco.
L’obiettivo della mobilitazione è quello di rimettere i temi della forestazione al centro della discussione e del confronto con le istituzioni regionali, sollecitando investimenti e programmazione per la messa in sicurezza delle comunità e di un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico, che deve salvaguardare e valorizzare il proprio patrimonio paesaggistico e boschivo. Le organizzazioni sindacali sollecitano un Piano straordinario di rimboschimento e prevenzione del territorio e rivendicano un immediato ricambio generazionale nel settore forestale calabrese, considerata la costante diminuzione del personale, ridotto a poco più di 4mila addetti, e il progressivo invecchiamento della manodopera. Inoltre con la mobilitazione si denuncia il mancato recepimento del contratto integrativo regionale siglato nel 2019 e la mancanza di risorse che costringe i lavoratori forestali ad attendere l’adeguamento salariale da oltre un decennio