Nel corso del confronto svoltosi a Bova, alla presenza dei rappresentanti di Cgil e Cisl di Reggio Calabria, emerge la necessità di un appropriato recupero di dialogo con le comunità locali e le istituzioni, affinché si guardi con maggiore attenzione alle esigenze del territorio e dell’entroterra in particolare. All’iniziativa promossa dal Sunia Cgil, Sicet Cisl e Uniat Uil, hanno partecipato Lucia Petrulli, rappresentante del comune di Bova e Salvatore Borrello, componente la commissione tecnica, nominata dalla Regione Calabria per la scelta dell’area su cui ricostruire il centro storico. I lavori si sono avvalse dalle relazioni di Carmelo Nucera e Andrea Casile, già sindaci del comune di Bova, nonché dalle note conclusive di Francesco Alì, Sunia Cgil regionale e Romolo Piscioneri, segretario generale Cisl città Metropolitana di Reggio Calabria. I cittadini presenti hanno suggerito una riscrittura di strategia per mettere in sicurezza i territori e le persone, combinando la spesa delle risorse disponibili con una doverosa transizione ecologica, infrastrutture e mobilità sostenibile, salute, cultura, turismo, istruzione, lavoro, innovazione e inclusione sociale. Argomenti di grande attualità, previsti nel piano nazionale di ripresa e resilienza, utili alla riorganizzazione di queste realtà, già marginali e in declino economico, anche per via di un eccessivo spopolamento. Dalla conversazione emerge una genuina passione civile, desiderosa di dare un contributo alla rinascita, con lucido realismo sulle cose che si possono realizzare a sostegno del territorio e delle famiglie che lo vivono. Bova è un comune che ancora si porta dietro le ferite degli alluvioni degli anni 70/71/72 e dal terremoto del 1978, nonostante i ripetuti tentativi di riaprire un confronto con la Regione Calabria per completare, anche se con grande ritardo, le opere che erano state previste e tentare di immaginare altre soluzioni, più moderne e magari funzionali alle esigenze odierne, ad iniziare da quelle abitative, nonché dal consolidamento delle fragilità dei pendii, che caratterizzano l’altura e le bellezze del paesaggio. Opere di ingegneria naturalistica e opere pensate per il contrasto al dissesto idrogeologico, in questa delicata fase dove si avverte la necessità di tendere verso veri e propri piani di prevenzione alle crescenti ferite inferte, al territorio e alle comunità, dai cambiamenti climatici. Dall’assemblea è emersa la decisione di Iniziare un percorso di confronto istituzionale, partendo da un dialogo con tutti i cittadini, magari in appositi consigli comunali dedicati, per poi convogliare le valutazioni e le istanze ai livelli istituzionali superiori come; Città Metropolitana di Reggio Calabria, Regione Calabria, Governo Centrale, Europa. Significa sentirsi parte di una comunità, ancorata a un luogo da tutelare e proteggere, oggi, che vi sono le risorse e ci impegnano verso scelte e progetti sostenibili, che abbiano il requisito della buona spesa e non quello dell’improvvisazione, che porta a non spendere o spendere male. Il primo atto sarà, dunque, la richiesta al sindaco del comune di Bova, di una convocazione di consiglio comunale aperto alla cittadinanza, con lo scopo di raccogliere possibili suggerimenti da contestualizzare in una compiuta proposta sull’iter da seguire e soprattutto sulle cose da realizzare.
349
articolo precedente