“Il messaggio da parte nostra sull’Europa a più velocità è molto semplice: non stiamo parlando di un’Europa ‘a’ la carte’, stiamo parlando di una realtà che è già in atto. E’ una direzione di marcia necessaria perché consente di fare passi in avanti a gruppi di Paesi, qualora ci sia tra loro un’intesa. Ma è una scelta che si fa nell’ambito dei Trattati, consentendo a tutti di aderire e senza alcuna logica di esclusione”. Così il premier Paolo Gentiloni al termine del vertice di Bruxelles. L’Unione europea a più velocità è una “direzione di marcia necessaria”, ha detto Gentiloni, sottolineando che “non è una scelta dei Paesi riuniti a Versailles contro gli altri o degli occidentali contro i Paesi di Visegrad”. L’unione a più velocità, ha proseguito Gentiloni, “è già la realtà dell’Europa ma è un messaggio che dice l’Europa deve rispondere alle richieste cittadini e lo deve fare con una flessibilità e rapidità che non può dipendere dal fatto che uno o due paesi abbiano il potere di impedirlo”. “Non mi piace un’Europa a due rigidità, molto rigida sul bilancio e molto tollerante sulla politica di ricollocazione dei migranti”, ha ribadito il premier.
Gentiloni, a Roma quattro priorità per la nuova Europa – Al vertice di Roma ci sarà l’indicazione di quattro grandi priorità con una prospettiva di dieci anni per il futuro dell’Europa: lo ha detto il premier Paolo Gentiloni al termine del Vertice Ue di Bruxelles. Le 4 priorità sono un’Europa della Difesa e della sicurezza nella gestione dei flussi dei migranti, della crescita e dello sviluppo sostenibile e del lavoro, un’Europa sociale e un’Europa che abbia un ruolo nel mondo di scambi e di mercato. “Nella dichiarazione di Roma – spiega Gentiloni – non ci sarà una decisione anticipata tra gli scenari del ‘Libro bianco’”, presentato dalla Commissione europea. “Su quello si discuterà nel lunghissimo periodo – afferma il premier -, si tratta di dare un segnale politico sul breve termine”. Gentiloni ha quindi spiegato che il negoziato sul testo di Roma “andrà avanti nei prossimi giorni e certamente si chiuderà, mi auguro con esito positivo, qualche giorno prima di Roma, certo all’ingresso del Campidoglio”.
Juncker, Ue a più velocità non è nuova cortina ferro – “Ho constatato non senza sorpresa che per qualcuno” l’idea di una Europa a diverse velocità marcherebbe “una linea di divisione tra est e ovest” come “una nuova cortina di ferro”. Ma “non è questa l’intenzione”, che invece è quella di permettere che “chi vuole fare di più possa fare di più”. Lo ha detto il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker. “L’Europa a più velocità esiste già”, ha spiegato il presidente della Commissione, facendo gli esempio dell’area Schengen, delle cooperazioni rafforzate per la tassa sulle transazioni finanziarie, sul divorzio e sul procuratore europeo.