Blitz dei Ros e dei comandi provinciali di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova e dello Squadrone Eliportato Calabria. A carico di 34 soggetti (22 in carcere e 12 ai domiciliari) un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia,
In totale sono 123 gli indagati, tra i quali l’ex presidente della Regione Gerardo Mario Oliverio e l’ex assessore Nicola Adamo. Ai domiciliari, tra gli altri, é finito Enzo Sculco, già consigliere regionale e Giancarlo Devona, che è stato assessore ai Lavori Pubblici a Crotone nella giunta del sindaco Peppino Vallone. Tra gli indagati ci sono due dirigenti della Regione Calabria: Mimmo Pallaria (ex sindaco di Curinga e attualmente consigliere comunale e direttore generale del dipartimento Forestazione della Regione) ed Orsola Reillo. Indagati anche Alfonso Dattolo, sindaco di Rocca di Neto, l’ex consigliera regionale (con centrosinistra di Oliverio) Flora Sculco (che a gennaio scorso è stata nominata consulente dell’attuale presidente della Regione per il raccordo dell’attività politico-istituzionale con la provincia di Crotone) e Raffaele Vrenna, ex presidente del Crotone calcio.
I nomi
In carcere: Francesco Aracri; Salvatore Aracri; Francesco Carioti; Cesare Cervelli; Antonio Corbisieri; Pietro Curcio; Maurizio Del Proggetto; Mark Ulrich Goke; Pantaleone Laratta; Roberto Lumare; Salvatore Lumare; Domenico Megna; Mario Megna; Pantaleone Megna; Rosa Megna; Enrico Moscogiuri; Luigi Nisticò; Sandro Oliverio Megna; Santa Pace; Domenico Pace; Gaetano Russo; Stefano Strini.
Ai domiciliari: Rosario Arcuri; Giovanni Bello; Massimiliano Maida; Salvatore Panebianco; Mauro Prospero; Piero Talarico; Josef Wieseer; Alessandro Frescura; Gustavo Vecchio; Giancarlo De Vona; Giuseppe Germinara; Vincenzo Sculco.
I reati contestati
Vanno dall’associazione di tipo mafioso, all’associazione per delinquere, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravata dalle finalità mafiose, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, omicidio, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata liberà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, scambio elettorale politico mafioso, truffa aggravata.