«Alla dirigenza della Polizia abbiamo ribadito che l’apertura del commissariato a San Giovanni in Fiore è per noi prioritaria. Dunque, abbiamo messo a disposizione immobili e terreni del Comune, fornendo ai responsabili del ministero dell’Interno, venuti ieri per un sopralluogo tecnico, il più ampio ventaglio di possibilità in modo da raggiungere insieme l’obiettivo». Lo rende noto la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che precisa: «Inoltre, siamo pronti a definire in tempi brevissimi tutti gli atti municipali occorrenti e a provvedere alla svelta per il completo adeguamento dell’edificio comunale che il ministero dovesse scegliere per il commissariato di polizia». «Lavoriamo – aggiunge la sindaca di San Giovanni in Fiore – per aumentare i servizi, rafforzare il controllo del territorio e migliorare la sicurezza pubblica, consapevoli che nella nostra Sila c’è bisogno anche della Polizia di Stato, visto l’inquinamento criminale emerso grazie al coraggioso lavoro della squadra del procuratore Gratteri, che la vecchia politica aveva ostinatamente negato». «La legalità è per noi al primo posto, come confermano le iniziative culturali che con le scuole abbiamo già realizzato, la richiesta del commissariato di polizia, l’indizione di apposite gare pubbliche per la vendita del legname ricavabile dai boschi comunali e – conclude la sindaca Succurro – il progetto di videosorveglianza dell’area urbana, finanziato di recente dal ministero dell’Interno per 240mila euro. Con noi la ’ndrangheta non entra nel municipio e nel Comune di San Giovanni in Fiore».
San Giovanni in Fiore, prosegue l’iter per aprire il commissariato di polizia, l’amministrazione Succurro riceve i funzionari del ministero dell’Interno, “con noi – dice la sindaca – la ‘ndrangheta non entra nel Comune”
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