“Ci saremo anche noi, questa sera, nel quartiere Aranceto in occasione della proiezione del film nel quartiere, inserito nel programma di “Schermi” che martedì scorso è stato annullato per volontà di qualche prepotente che non ha gradito la presenza dei ragazzi dell’associazione Divina Mania. Ci saremo anche noi, del Centro Calabrese di solidarietà che conosciamo bene quel territorio, dove siamo presenti ogni giorno, da anni. E molto spesso da soli, assieme alla Fondazione Albero della Vita.
Dove a mani nude grazie ai nostri operatori, ai volontari e alla forza che ci viene dalla consapevolezza che i giovani e le giovani di questa periferia della città non possono essere lasciati soli. Abbiamo il dovere di fare qualcosa per un quartiere dove da sempre non ci sono presidi culturali, dove non c’è un luogo dove aggregarsi in maniera sana, dove fare sport. Un quartiere dormitorio senza servizi dove l’unico presidio di socialità e accoglienza è una chiesa. E i progetti di contrasto alla Povertà educativa del Centro Calabrese di solidarietà. Bisogna garantire servizi, opportunità di crescita sociale e culturale: sono questi gli unici strumenti che abbiamo a disposizione per combattere la povertà educativa da cui scaturisce l’isolamento. E l’impegno del Comune deve essere quello di affiancare le associazioni che ogni giorno lottano per contrastare questo disagio, tutti i giorni”.