Home » Un’opportunità per “tirarsi fuori” da un contesto violento: con il Progetto “Ancora” il Centro antiviolenza “Mondo Rosa” del Centro Calabrese di solidarietà incrementa l’efficacia e l’efficienza del sostegno alle donne vittime di maltrattamenti

Un’opportunità per “tirarsi fuori” da un contesto violento: con il Progetto “Ancora” il Centro antiviolenza “Mondo Rosa” del Centro Calabrese di solidarietà incrementa l’efficacia e l’efficienza del sostegno alle donne vittime di maltrattamenti

Redazione

Incrementare l’efficacia e l’efficienza del servizio di presa in carico e sostegno alle donne vittime di violenza, ma anche fornire una risposta concreta ai bisogni emergenti delle donne del territorio. Sono questi i principali obiettivi del Progetto “Ancora”, gestito dal Centro antiviolenza “Mondo Rosa” del Centro Calabrese di solidarietà e realizzato grazie ad un finanziamento della Regione Calabria.  Gli interventi previsti dal progetto sono strettamente legati alla continuità metodologica e operativa di quanto già previsto dall’iter di intervento di  “Mondo Rosa”: l’equipe progettuale del Centro Antiviolenza si occuperà di garantire alla donna accoglienza, sostegno a 360 gradi e supporto professionale attraverso una serie di attività che vanno dall’ascolto telefonico al sostegno psicologico e legale, fino all’orientamento all’inserimento sociale e lavorativo.

L’accoglienza di tipo telefonico – gestita attraverso operatrici che possiedono una formazione specifica sul tema della violenza di genere e partecipano ad una formazione continua specifica, con il compito di ascoltare attivamente le donne – consente di effettuare un iniziale rilevazione della gravità della situazione e dei livelli di rischio al fine di valutare se attivare un percorso di presa in carico urgente. È altresì presente  un numero verde – 800757657 h24 e collegato al numero nazionale 1522 – attraverso cui le donne potranno registrare messaggi in qualsiasi momento, e venire successivamente ricontattate. Se ne emerge la necessità durante il colloquio di prima accoglienza, il progetto è in grado di garantire un supporto psicologico e un accompagnamento nel percorso di uscita dalle dinamiche di violenza e maltrattamenti subiti attraverso colloqui individuali e/o di gruppo. La psicologa psicoterapeuta sosterrà il percorso della donna, non solo nell’immediatezza della segnalazione, ma anche durante tutto il percorso dandole un supporto costante per permettere, inoltre, di monitorare la situazione a lungo termine.

Le donne saranno sostenute anche dal punto di vista legale, impiegando un’avvocata specializzata in materia di violenza di genere e nella difesa dei diritti delle donne e dei loro figli minorenni.

A seconda del livello di rischio e della valutazione complessiva della situazione familiare della donna vittima di violenza che si rivolge al CAV, il servizio di consulenza e sostegno socio-lavorativo è in grado di attivare servizi ed opportunità diverse, tra cui l’Orientamento specialistico, bilancio di competenze e accompagnamento nella ricerca attiva di lavoro, con possibilità di inserimento in percorsi di tirocinio e/o formazione.

Un progetto, insomma, che rappresenta una concreta e reale “ancora” di salvezza per le donne vittime di violenza.

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