Home » Sapore di mare, tra fuochi d’artificio, musica e balli, grande chiusura ieri sera per la prima edizione della cinque giorni con l’Orchestraccia

Sapore di mare, tra fuochi d’artificio, musica e balli, grande chiusura ieri sera per la prima edizione della cinque giorni con l’Orchestraccia

Redazione

Doveva essere una grande festa e così è stata. L’ultima serata in programma con Sapore di mare nell’area portuale di Catanzaro è stata la più partecipata dell’intera edizione: in migliaia hanno preso parte al quinto appuntamento con la manifestazione organizzata dall’associazione Carpe diem, affollando gli stand della Fiera enogastronomica, partecipando alla sagra del morzello di baccalà – che a forte richiesta è stata proposta per il secondo giorno consecutivo -, assistendo al concerto dell’Orchestraccia e ai maestosi fuochi pirotecnici che hanno sancito il successo dell’intera manifestazione, oltre a salutare tutti i presenti rinviando l’appuntamento al prossimo anno. 

Grande soddisfazione per la riuscita è stata espressa da Antonio Ursino, in rappresentanza di Carpe Diem, e da Antonio Borelli, assessore al Turismo del Comune di Catanzaro, saliti insieme sul palco prima dell’esibizione dell’Orchestraccia per ringraziare la città per la partecipazione alla cinque giorni che, ricordiamo, ha snocciolato per tutta la sua durata appuntamenti gastronomici con sagre e degustazioni e ottima musica dal vivo con ospiti quali l’orchestra popolare Tammurriata Nera, Mario Venuti, Sergio Cammeriere, Joe Bastianich e La Terza Classe e ieri, appunto, l’Orchestraccia. Gli ultimi tre concerti, va detto, rientrano nella rassegna Porto a Sud – organizzata dal Comune insieme alla Ruggero Pegna Show Net, e inserita nella prima edizione di Sapore di mare. 

Quei “matti” dell’Orchestraccia, ieri sera, non ci hanno messo nulla a coinvolgere gli spettatori, con scelte sornione che hanno divertito e fatto ballare anche i più restii, dai brani della tradizione capitolina – sono dei romanacci, loro -, a felici incursioni calabresi e catanzaresi in brani molto noti. Ad esempio una versione tutta locale di “Clandestino” di Manu Chao, in cui i vari gruppi emarginati che vengono definiti inspiegabilmente “clandestini”, appunto, nella versione orginale della canzone, sono stati sostituiti con i nomi dei paesi della provincia catanzarese, da Serrastretta a Badolato. O ancora con l’introduzione di “Daje”, con cui Marco Conidi – leader di questo gruppo di scalmanati attori/cantanti e musicisti -, tradotta in perfetto catanzarese per farsi “capire” dai presenti. 

Realizzata grazie alla Presidenza del Consiglio regionale, Regione Calabria – Calabria straordinaria, Flag Jonio 2, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, il Comune di Catanzaro, la Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia, la Pro loco di Catanzaro, Sapore di mare ha centrato i gusti dei tanti spettatori accorsi al Porto, trasformato per l’occasione in un grande villaggio aperto alla cittadinanza e a tutti i turisti che in questi giorni si trovano a Catanzaro e nei centri limitrofi. Sapore di mare ha infatti portato fino in fondo la sua idea di partenza di un progetto che partisse proprio dal mare e dai suoi prodotti per lanciare una iniziativa identitaria del territorio catanzarese, che coinvolgesse giovani e meno giovani, ma anche famiglie e bambini, in un’area ancora poco sfruttata e dalle enormi potenzialità, come quella del Porto di Catanzaro.

La prima edizione sembra essere riuscita in pieno nell’intento e i volti in alto di tutti, rivolti agli spettacolari fuochi pirotecnici conclusivi, seguiti da un lunghissimo applauso entusiasta, sono parsi a tutti un perfetto saluto, un arrivederci al prossimo anno. 

Articoli correlati