Non posso che dichiararmi indignata dai disinvolti, quanto infondati, annunci del coordinatore regionale della Lega – riportati sulla stampa locale – in merito all’impulso che l’elettrificazione della ferrovia ionica avrebbe avuto grazie all’intervento dell’attuale ministro delle infrastrutture. In verità non credo assolutamente che il signor ministro abbia fatto nulla di più e nulla di nuovo rispetto al cronoprogramma che era stato comunicato da RFI, per l’esattezza dal Commissario all’elettrificazione, Ing. Roberto Pagone , nel corso delle varie interlocuzioni e sollecitazioni che la sottoscritta ebbe con lo stesso sia in commissione sia nel corso degli incontri informali presso il ministero delle infrastrutture nel corso della precedente legislatura.
Ritengo, peraltro, che la notizia dell’approvazione del progetto di elettrificazione che campeggia oggi a caratteri macroscopici sulla pagina 10 de “ Il quotidiano del Sud “, in primo luogo sia stata già ampiamente annunciata in passato ed abbia seguito il suo corso ed il cronoprogramma previsto ed i suoi tempi senza alcun intervento salvifico e provvidenziale del ministro e , in secondo luogo, non debba indurre a sottovalutare il titolo dell’articolo che viene ospitato sulla stessa pagina relativo al ponte sullo stretto. Proprio non si riesce a vedere che il primo articolo è usato strumentalmente solo per smorzare sul nascere eventuali polemiche di ritorno sulle diverse velocità con cui si procede nella vicenda ponte ed interventi sulle infrastrutture ioniche ? Proprio non si riesce a vedere che quando si deve dare qualche notizia in merito al ponte , alternativamente, vengono diffuse notizie di pretesi e presunti progressi per la SS 106 Ionica ed adesso anche per la ferrovia ? Comprendo che ai più, distratti da altre problematiche, questo particolare sfugga, ma nella fattispecie attribuirsi meriti inesistenti credo sia veramente il colmo.
Se, pertanto, il ministro delle infrastrutture, e per lui i rappresentanti del suo schieramento politico in Calabria, volesse concretamente dare il suo contributo per la vicenda della ferrovia ionica potrebbe interessarsi dell’individuazione e del finanziamento del percorso alternativo alla galleria di Cutro. Ricordo, infatti, che RFI ha prodotto ben cinque ipotesi di percorso alternativo alla galleria e che una delle stesse (quella che passa dall’aeroporto e da Isola e Le Castella ) sarebbe fondamentale, non solo per lo sviluppo infrastrutturale -consentendo il raggiungimento dello scalo pitagorico anche dal nord della Calabria- ma anche sotto il profilo economico e sociale della zona ionica. Questa sarebbe una novità vera. Solo allora potrò iniziare a credere che la zona ionica non sia per il ministro ed il suo schieramento politico solo uno specchietto per le allodole utile a distrarre l’attenzione dei più ed a tentare di rimediare consenso elettorale, mentre si procede, invece, speditamente alla realizzazione di un’opera come il ponte sullo stretto il cui destino sarà quello di collegare, tragicamente ed inevitabilmente, due deserti infrastrutturali che ben conosciamo.
Elisabetta Barbuto
Coordinatore M5S Provincia di Crotone