Ho letto sulla stampa un commento di Enzo Voce su un dibattito interno al PD locale e regionale, con cui si esprimono giudizi accusatori ed a tratti irrisori sul segretario provinciale Barberio e sul Partito Democratico. Siamo ormai abituati a questi toni, utilizzati sistematicamente da Voce e dalla sua variegata maggioranza, ogni qualvolta il PD pone pubblicamente questioni politiche, nel legittimo esercizio del suo ruolo di opposizione e a garanzia dei cittadini crotonesi.
Il PD della provincia e della città già da settimane è sceso in campo accanto a studenti, operatori del settore e sindacati, contestando la riforma nazionale e regionale e il piano provinciale di dimensionamento scolastico, ma soprattutto cercando il confronto con questi soggetti al fine di tutelare e contemperare gli interessi di uno dei territori economicamente e culturalmente più poveri d’Italia. Abbiamo provato ad avviare quel confronto che, a nostro parere, manca nelle proposte di dimensionamento tanto del Presidente Ferrari quanto del Sindaco Voce (e lo scrivo da cittadina crotonese).
Lo stesso confronto che, sui temi più vari, puntualmente il Sindaco Voce ha rifiutato con il PD, preferendo coinvolgere molte altre forze di “opposizione” (da ex consiglieri di Forza Italia a consiglieri di Crotone città di tutti).
Scelte politiche legittime e sicuramente fondate e propedeutiche a realizzare il progetto del Sindaco Voce (mi piacerebbe capire qual è questo progetto!)
Rispetto le scelte di Voce che, in maniera sempre coerente, al di fuori delle competizioni elettorali regionali e provinciali, ha sempre rifiutato ogni tipo di dialogo con il PD locale.
Comprendo anche che Voce, abituato prima da candidato e poi da sindaco ad utilizzare toni sprezzanti nei confronti del PD, ne disconosca dibattiti e dinamiche proprie di un partito che sí, si definisce ed è Democratico.
Proprio in virtù delle sue posizioni, mi piacerebbe che il Sindaco osservasse lo stesso riguardo per la presa di posizione non del solo segretario Barberio, ma di tanti tesserati e dirigenti PD che da Crotone hanno semplicemente chiesto il rispetto delle realtà e degli organismi locali e il coinvolgimento dal basso sulle scelte e sulle proposte politiche. Tale istanza è stata ritenuta legittima e quindi accolta a livello regionale, a comprova della democraticità dei meccanismi che governano il nostro Partito.
Osservanza di regole democratiche, posizioni chiare, apertura al confronto e rispetto personale e politico: mi sembrano presupposti necessari per sedere ad un tavolo di centro-sinistra.