Otto autonomie da tagliare nella sola provincia di Crotone. Eppure nasce, per volere dell’Ente provinciale, ad Isola Capo Rizzuto, strenuamente difeso dalla sindaca Maria Grazia Vittimberga, un nuovo polo scolastico. Che, è bene sottolinearlo, in tempi di mistificazione di massa, nella realtà non c’è.
Sul territorio di Le Castella insiste, infatti, ad oggi, solo l’IPSSAR, un istituto Alberghiero che, coi i suoi 200 alunni, contravvenendo a tutte le indicazioni presenti nelle Linee guida regionali, per le quali «la sede della Dirigenza scolastica deve essere mantenuta di norma presso l’Istituzione con il maggior numero di allievi», acquisirebbe l’autonomia ai danni del Ciliberto che, da solo, di alunni ne conta quasi il doppio.
Azione pedagogica illuminata? No. Perché è lo stesso presidente Sergio Ferrari a definire questa scelta come “politica”. Così la proposta di dimensionamento scolastico del presidente della Provincia di Crotone, nonché sindaco di Cirò marina, propheta in patria è il caso di dire, ha il (de)merito prima di frammentare tre istituzioni scolastiche per mantenere l’autonomia, sic stantibus, dell’IIS Gangale che, a conti fatti verrebbe ad avere soli 621 alunni (rispetto ai 468 attuali), comunque pochi per una cittadina che vanta più di 14.000 abitanti, poi di istituire un nuovo polo, sottodimensionato in atto, ad Isola.
Eppure le tanto richiamate Linee guida invitano a tener conto della «consistenza della popolazione scolastica per l’anno in corso e delle previsioni della popolazione scolastica nei tre anni successivi».
Così mentre proprio le Linee guida regionali sembrano tutelare i territori montani o difficilmente raggiungibili sembra che tutto questo non riguardi paradossalmente un comune come Cotronei ma, potere della politica, Cirò marina e Isola di Capo Rizzuto, comuni equiparati ad aree periferiche.
Ne consegue che nei fatti, dell’IIS Ciliberto-Lucifero, nato quasi dieci anni fa dall’accorpamento di due istituzioni storiche, Nautico e Ragioneria, che tanto hanno dato in termini umani, pedagogici e professionali alla provincia di Crotone, si fa carta straccia, non tenendo in alcun conto non solo della specificità dell’offerta formativa nautica, aeronautica e meccatronica del Ciliberto, unica a livello provinciale, ma neppure del fatto che il Lucifero, istituito nel lontano 1954, sia un avamposto culturale fondamentale in una delle zone più difficili e disagiate della città di Crotone.
Il tentativo poi di mettere una pezza dicendo che gli studenti non avvertiranno nessun cambiamento appare maldestro. Dove saranno ubicate le aule del biennio del Ciliberto, che in questo momento trovano posto nell’edificio del Lucifero, se quest’ultimo sarà accorpato al Barlacchi, istituto in favore del quale l’Ente provinciale, nel corrente anno scolastico, ha già fatto richiesta di tre aule (tra l’altro non disponibili) da usare nell’edificio del Lucifero?
Si potrebbe pensare che qualcuno menta sapendo di mentire e, se non lo sa, è ancora più grave perché ha avanzato una proposta di dimensionamento che non ha tenuto conto di tutti i fattori in campo. Scindendo il Ciliberto-Lucifero con il primo accorpato al nascente polo di Isola di Capo Rizzuto, il secondo al Barlacchi e i corsi serali al Gangale di Cirò Marina, viene da chiedersi a quale istituzione il personale Ata e docente dovrà fare capo? Di chi sarà la responsabilità nella gestione dei laboratori attualmente presenti negli edifici? E, soprattutto, c’è stata, vista la materia, una concertazione con l’Ambito territoriale di Crotone prescritta dalla normativa vigente?
Per evitare tutto questo sarebbe bastato all’Ente provinciale seguire le Linee guida regionali, cosa che non è avvenuta, avviando al contempo una conferenza d’ambito. Ma così non è stato. E una scelta, politica nelle premesse e negli esiti, che guarda come sempre alle prossime elezioni e non al bene comune, ha portato all’attuale stato delle cose, inaccettabile per chi crede ancora che l’istruzione sia strumento per il pieno sviluppo della persona umana. Come recita quella Costituzione a cui tutti dovrebbero attenersi.
Tutto il personale docente e Ata dell’IIS Ciliberto-Lucifero