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Strongoli: due misure cautelari per maltrattamenti in famiglia. 

Redazione

Continua, incessante, l’attività dell’Arma dei Carabinieri a contrasto degli episodi di violenza di genere, e a tutela delle vittime vulnerabili che, affidandosi alle Istituzioni, trovano la forza di denunciare. Nei giorni scorsi, in particolare, i militari della Stazione di Strongoli hanno eseguito due provvedimenti restrittivi nei confronti di soggetti indagati del reato di maltrattamenti in famiglia in danno delle proprie compagne. È il caso di un uomo trentenne, di origini georgiane, che, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha ripetutamente aggredito e minacciato la compagna, incurante della presenza, in casa, del piccolo figlio di soli nove mesi: per lui il GIP del Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Ancora, i Carabinieri di Strongoli, nella frazione Marina, hanno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari un uomo di circa ottanta anni che, invece, secondo la ricostruzione operata, aveva maltrattato e sottoposto ad ogni tipo di violenza, anche sessuale, la coniuge, rimasta in silenzio per tanto tempo per paura di ritorsioni. 

Il contrasto ad ogni forma di violenza di genere, in linea con la normativa del c.d. Codice Rosso, costituisce per i militari dell’Arma un’assoluta priorità: solo una costante attività preventiva, e interventi mirati e tempestivi, possibili grazie al servizio di pronto intervento, ma anche alla capillarità delle Stazioni Carabinieri, presenti anche nelle aree più remote del territorio, impediscono che gravi situazioni possano degenerare in tragedia. 

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