Stento a comprendere alcuni infondati allarmismi in ordine al recente decreto emesso dalla direzione generale per i musei presso il Ministero della Cultura di concerto con la direzione generale per l’archeologia, belle arti e paesaggio sulla assegnazione del Castello di Carlo V.
Il provvedimento ministeriale si limita a trasferire la “assegnazione” della competenza sul Castello di Carlo V dalla soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Crotone e Catanzaro alla direzione regionale musei della Calabria in alcun modo alterando il ruolo del Comune di Crotone, che anzi viene espressamente richiamato nel decreto allorquando si riferisce della prosecuzione del rapporto di collaborazione già in essere con gli organi statali e che dovrà proseguire.
Il decreto viene emesso sul presupposto della imminente ultimazione dei lavori di bonifica e restauro e dell’intento di incrementarne la fruibilità.
Non merita la benché minima considerazione chi tenta di ingenerare polemiche campanilistiche su una mera trasmigrazione interna di competenze fra organi dello stesso Ministero. A noi interessa solo che le istanze della città di Crotone sulla valorizzazione e la preservazione del nostro patrimonio culturale vengano tenute in adeguata considerazione, e non possiamo che auspicare che il rapporto collaborativo sulla gestione del castello finora intrattenuto con la locale soprintendenza, sia proficuamente proseguito con la direzione regionale musei che già ha peraltro svolto in ruolo concreto in tal senso, essendo parte del protocollo di intesa vigente con il Comune di Crotone per la gestione del bene.
Il sindaco
Vincenzo Voce