CARA SIGNORA ,SONO MOLTO DISPIACIUTA DEL SUO CONTINUO DIRE CONTRO LA CITTA DI CROTONE, CHE L’HA SUPPORTATA NELLE VARIE INIZIATIVE INTRAPRESE PER CHIEDERE GIUSTIZIA PER DAVIDE, IO IN PRIMIS,NONOSTANTE LEI MI ABBIA MESSA IN DIFFICOLTÀ CON IL SUO ATTEGGIAMENTO IN PRESENZA DELLA CONSIGLIERA PASSALACQUA CHE ERA VENUTA PER LANCIARLE UN MESSAGGIO DI VICINANZIA E DI LEGALITÀ CHE APPARTIENE ALLA NOSTRA CROTONE, LE SONO SICURAMENTE VICINO PER IL DRAMMA CHE STA VIVENDO PER IL COMA DI DAVIDE,MA IN TUTTR LE CITTÀ D’ITALIA CI SONO DRAMMI COME QUESTO CHE VIVONO ALTRE MAMME CORAGGIO, LEI HA LA SPERANZA A CUI AGGRAPPARSI, A NOI È STATA TOLTA!
Non parlo solo da cittadina,ma anche come Presidente dell’Associazione Libere donne che vive le problematiche del nostro territorio, e Crotone da lei merita un po’ di rispetto! Sono anni che lei è la sua famiglia continua a buttare fango negli studi televisivi contro Crotone, ma le ricordo che qua vivono tante persone perbene che si battono tutti i giorni per costruire un futuro dignitoso per i propri figli.
Non ho perso il mio amato Giuseppe in un incidente, l’ho perso proprio come lei, per mano di un’assassino in un agguato efferato,violento e per futili motivi, tutto ciò per combattere contro la criminalità organizzata di questa nostra Calabria, ho lo stesso dolore,se non di più perché mio figlio è morto tra le mie braccia senza poter fare nulla per salvarlo,ma la differenza tra me e lei che io ho sempre cercato di riscattare il nome di Crotone negli studi televisivi e sui giornali,perché la mia battaglia continua nonostante tutto in nome di Giuseppe.
Ho parenti,amici e conoscenti in questa città che si battono insieme a me per la legalità e la dignità di questa città tutti i giorni ,abbiamo chiesto giustizia per Davide e per Giuseppe, ma dobbiamo farlo anche per tutti i ragazzi Crotonesi che meritano un opportunità e perché no anche con questo capodanno. Il comune si è costituito parte civile anche nel processo di mio figlio,ma io non ho mai condizionato l’attività dell’amministrazione comunale, ne tanto meno pensato mai di coinvolgere la Regione eppure “Giuseppe è stato il figlio di tutta l’Europa e non solo”..
Sono sconvolta dal fatto però che lei è un giudice onorario, io mi prodigo per aiutare e sostenere le forze dell’ordine,lei invece dovrebbe rappresentare la legalità e non seminare odio e violenza.
Ma voglio pensare che il suo sfogo continuo, sia dettato da uno di quei giorni “bui” che noi due conosciamo bene.
Caterina Villirillo
Presidente Associazione Libere donne
Mamma di Giuseppe Parretta