E’ stata pubblicata un’indagine sulla “Qualità della Vita” da ItaliaOggi, Ital Communications in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma. Un report basato su nove indici, di cui su sei di questi Crotone si attesta all’ultimo posto. Sono: Sicurezza sociale; Reddito e ricchezza; Istruzione; Affari e lavoro; Ambiente; Popolazione; Reati; Turismo e tempo libero e Sistema salute.
Analizzando i dati (2023), riferiti alla classificazione del Sistema Salute di tutta Italia, Crotone si troverebbe al sesto posto, perdendone uno dal 2022. Benissimo si potrebbe dire…se non fosse una classificazione basata su quanti posti letto o quantità di strumentazione su NUMERO DI ABITANTI in alcune specializzazioni.
Avendo Crotone un numero di abitanti esiguo rispetto ad altri territori, il dato non poteva che essere positivo , come del resto tutta la Calabria, se non fosse che lo ripetiamo da anni che i livelli essenziali di prestazioni (cosiddetti LEP) devono essere rapportati alle prestazioni effettive e non al numero di abitanti.
Ne risulta per Crotone un quadro positivo quando così non è. Specificatamente questa analisi si basa su 10 indicatori: 1) sottodimensione posti letto in reparti specialistici ( riferiti naturalmente ai pochi che abbiamo, vista la classificazione di Ospedale Spoke) e qui ci troviamo all’84 esimo posto, 2) sottodimensione apparecchiature diagnostiche ci troviamo al 6 posto, 3) posti letto in Ginecologia per 1000 abitanti ci troviamo in 77 esima posizione, 4) posti letto in Cardiologia ci troviamo al 55 esimo posto, 5) posti letto in Terapia Intensiva per 100 mila abitanti ci troviamo al 90 esimo posto, 6) posti letto in Oncologia per 1000 abitanti ci troviamo in 59 esima posizione, 7) Acceleratori Lineari per 100 mila abitanti ci troviamo al 51 esimo posto, 8) Gamma Camere per 100 mila abitanti ci troviamo al 5 posto, 9) apparecchiature per Imaging a Risonanza Magnetica per 100 mila abitanti ci troviamo al 21 esimo posto e infine 10) Tomografi Assiali computerizzati per 100 mila abitanti ci troviamo al 9 posto. Cosenza che ha un bacino d’utenza maggiore si trova così agli ultimi posti. Purtroppo la verità è tutta un’altra storia…e la distinzione tra Ospedali Spoke e Hub, nata per tagliare servizi, forse originariamente creata per un risparmio economico governativo mai avvenuto di fatto se non negativamente sulla pelle e sulle tasche dei cittadini, non dovrebbe più esistere. Un dato positivo sulla qualità dei servizi, lo evidenzio nell’indicatore “popolazione” dove i “nati vivi per ogni 1000 abitanti” Crotone si piazza al terzo posto. Altro dato positivo è sempre nello stesso indicatore alla voce “Tasso di Mortalità per 1000 residenti” dove Crotone è al 33 esimo posto.
Per il resto da questo report emerge che Crotone, ultima nei restanti indicatori, in questi anni è stata violentata in ogni ambito, non amata dai suoi stessi cittadini in quanto la rassegnazione ha prevalso sull’orgoglio. Emerge cosi un quadro dove sono in forte ripresa le Province e le Città Metropolitane del Centro-Nord.
Punto fondamentale è sempre il divario tra Centro-nord e Sud dove Italia del Meridione è da tempo che ha fatto sua la battaglia per eliminare questi divari. Il rammarico è l’inerzia che si nota negli altri partiti, il poco amore verso una città che ha un potenziale enorme. Aver letto però, in questi giorni, sulla stampa le ultime dichiarazioni del nostro Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto il quale svestendo i panni di alleato in coalizione ed indossando la casacca dei calabresi, ha lanciato un monito al Governo e al Ministro Calderoli sull’Autonomia Differenziata, precisando il mancato calcolo e finanziamento dei livelli Essenziali delle Prestazioni e dell’istituzione di un Fondo Perequativo per i territori più poveri, prima dell’approvazione della Riforma.
Tema molto caro ad IDM su cui ha fatto anche una raccolta firme, in molte piazze italiane, corredata da una proposta di Legge ad iniziativa popolare per dire NO all’Autonomia Differenziata cosi come proposta dal Ministro Calderoli. Questo è il tempo di fare rete tra le migliori energie del Sud per curare gli interessi di tutto il Paese.
Noi siamo orgogliosamente meridionali ma siamo una forza politica autenticamente Costituzionale che lotta per abbattere i divari, e proprio per questo abbiamo a cuore le sorti di tutti gli italiani perché agganciare il vagone dello sviluppo meridionale al resto del Paese significherebbe sconfiggere il nordismo trasversale che attraversa tutti i partiti e costruire un treno ad alta velocità che proietterebbe l’Italia in una nuova dimensione nazionale di mercato e diritti, rimettendoci al passo dei grandi paesi occidentali.
Segretaria Cittadina di Italia del Meridione di Crotone e Membro della Commissione Sanità Regionale IDM
Bruna Inzillo