“L’accertata vulnerabilità sismica di migliaia di scuole, non può essere ignorata o sottovaluta nella regione a più elevata pericolosità sismica del Bel Paese. Nel lametino non può essere ignorato che nella Zona 1 ricadono tutte le scuole di Lamezia T. e del circondario. E che la vulnerabilità sismica di molte delle stesse scuole è stata accertata prima dell’introduzione delle più restrittive Norme Tecniche per le Costruzioni vigenti dal 2008”.
Si tratta della nota a firma del geologo di “Amici della Terra” di Lamezia Terme, Mario Pileggi il quale prosegue evidenziando come “l’inidoneità sismica dei vari edifici scolastici dei 409 comuni calabresi è documentata ad incominciare dal 1999 nella Graduatoria della Vulnerabilità del noto e dettagliato Rapporto Barberi e nelle successive analisi e approfondimenti pubblicati nel 2005 in due volumi denominati Inventario e vulnerabilità degli edifici pubblici e strategici dell’Italia centro-meridionale e Analisi di vulnerabilità e rischio sismico dell’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia e Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti.
“Da questi documenti scientifici è emerso: che il 74% degli edifici scolastici della regione è stato classificato a vulnerabilità alta e medio-alta; e, in particolare che ben 1.221 scuole sono state incluse nella classe ad alta vulnerabilità mentre 1.736 in quella a medio-alta vulnerabilità. A tal proposito ci si chiede nella nota: in quali di queste scuole sono stati realizzati i necessari lavori di adeguamento sismico? E quante scuole classificate vulnerabili continuano ad essere riempite da alunni e docenti senza essere state messe in sicurezza sismica?
Una risposta indiretta a questa domanda si trova nei dati di recente pubblicati sul sito web “Bando adeguamento sismico di edifici scolastici” della Regione Calabria dove sono indicate le 330 domande di adeguamento sismico, prevalentemente di scuole elementari e medie, presentate entro aprile 2017, – aggiunge Pileggi – sempre tra i dati di questo primo Bando regionale finanziato con 30 milioni di fondi Por è anche significativo il numero limitato, solo 20, delle domande ammesse a finanziamento. Nessuna delle domande di scuole di Lamezia Terme è compresa tra le 20 ammesse a finanziamento”.
“Nel programma di finanziamenti per l’adeguamento sismico delle scuole che la Regione ha avviato – argomenta il geologo di Amici della Terra – è prevista l’utilizzazione: di risorse del Pon Fesr 2014-2024 in corso di attivazione da parte del Miur (oltre 53 milioni di euro finanziati alla Regione Calabria); di fondi del piano nazionale 2018-2020 nel cui riparto alla Regione Calabria saranno assegnate oltre 70 milioni di Euro; e risorse finanziarie rese disponibili nell’ambito delle strategie Agenda Urbana e Aree Interne del Por Calabria Fesr 2014-2020.
A questi segnali di attenzione per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici non si accompagnano analoghi e adeguati segnali da parte dei Ministeri competenti e dei comuni e delle Province calabresi”.
“La rilevanza di risorse e attività richieste, per mettere a norma tutti gli edifici non adeguati ai vigenti standard sismici, emerge considerando il numero di scuole non antisismiche: 879 nella Provincia di Cosenza, 514 nella Provincia di Reggio Calabria, 466 nella Provincia di Catanzaro, 263 nella Provincia di Catanzaro e 219 nella Provincia di Crotone.
A ciò si unisce il fatto che “molte decine di comuni calabresi non dispongono del necessario Piano di Emergenza di Protezione Civile. E che tutti i cittadini dei 409 comuni della regione non vengono adeguatamente informati su contenuti e aggiornamenti dei Piani di Protezione Civile comunali e non sono coinvolti nelle necessarie e continue attività di esercitazione da realizzare”- è così che conclude Pileggi ricordando che “occorre diffondere la cultura della prevenzione, c’è l’urgente necessità di agire per la messa in sicurezza delle scuole per evitare la perdita di vite umane a seguito di inevitabili eventi naturali come i terremoti”.