“Oltre 2,6 milioni di cittadini dell’Unione Europea sono colpiti ogni anno da un tumore ma nonostante ciò investiamo ancora poche risorse in prevenzione e ricerca medico-scientifica, anche se negli ultimi anni abbiamo fatto molto per cercare di recuperare il tempo perduto, ad esempio col Settimo programma Quadro e con Horizon 2020″. Lo ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in occasione della presentazione del libro ‘Insieme contro il cancro’ alla Camera dei deputati.
“A livello legislativo – ha rilevato Tajani – invece servono nuove misure per migliorare l’accesso ai nuovi farmaci e favorire il più possibile la libertà di movimento e le cure transfrontaliere ma anche per implementare le reti di cooperazione e ricerca a livello europeo. Come per molte altre sfide anche quella contro i tumori deve essere affrontata sempre più a livello comunitario. Da parte mia, mi impegnerò a fondo perché il Parlamento Europeo si impegni direttamente con atti concreti”.
Tajani ha quindi sottolineato come l’Europa abbia portato avanti “atti positivi ad esempio rispetto alla normativa sul tabacco: è giusto che nella fase di riconversione di quei settori agricoli – ha detto – si informino i cittadini dando segnali d’allarme”. Un esempio, ha affermato, “sono le scritte sui pacchetti di sigarette: un messaggio che crea allarme, infatti, può aiutare ad essere prudenti rispetto al fumo”.
Infine, una battuta rispetto all’assegnazione della nuova sede per l’Agenzia europea dei medicinali (Ema): “Non posso pronunciarmi – ha detto Tajani – ma mi auguro che l’Ema non vada a finire in qualche luogo sperduto per scelte non di merito bensì di tipo politico, che potrebbero allontanare molti ricercatori che oggi vi lavorano”.