A poco più di un anno dal mio ritorno in Calabria, per ritornare a vivere tra i Calabresi, scienziati, colti, ignoranti, belli, brutti, poveri, ricchi, disoccupati, malati, diversamente abili mi sono chiesto e posto per mille e una volta lo stesso quesito; quale potrebbe essere il vero motivo e il perché molte note testate giornalistiche e televisive, comprese quelle abilmente dirette da molti miei carissimi amici e conoscenti giornalisti, si estraniano dall’interessarsi anche delle cose belle della Calabria e dei Calabresi!
La Calabria e i Calabresi, bellissimi dentro e fuori, vanno conosciuti, esplorati, visionati, visitati, parlati, ascoltati, amati e tanto, tanto attenzionati.
Già, partendo dalle mille bellezze uniche della offesa e purtroppo storicamente contaminata (dalle industrie chimiche e metallurgiche), Città e Provincia di Crotone, che sto imparando a scoprire ogni giorno e che ha avuto il giusto riconoscimento delle sue bellezze marine e paesaggistiche (ancora per grazia di Dio incontaminate), poste e diffuse in mondovisione da Rai 1 con il Capodanno in piazza del 31 dicembre 2023.
Grazie e ancora grato, al nostro Caro Presidente On. Roberto Occhiuto, per aver fatto percepire al mondo intero solo una minima parte delle rare bellezze della Calabria e dei Calabresi (perdonate la C maiuscola).
Tornando al mio quesito, perché non c’è interesse a tutto ciò che si fa di bello e che c’è da vedere in Calabria?
Cosa induce a molti intellettuali del poco o del tanto, di estraniarsi dal capire la vera essenza della Calabria e dei Calabresi limitandosi per esempio a ricordare solo quella profumatissima del Bergamotto di Reggio Calabria?
Ditecelo, parlatene pure se volete, ma scrivete per favore, anche del bello e del giusto della Calabria.
Se la Calabria e i Calabresi piangono l’Italia non può e non deve ridere.
Noi siamo figli orgogliosi di una Italia che amiamo, di una Nazione che onoriamo, con gli studi universitari, con la medicina, le ricerche scientifiche, i nostri sapori e profumi di Calabria, le buone azioni di solidarietà, di accoglienza e di vicinanza umana, con il profondo senso di appartenenza all’italianità vera.
Siamo Italiani fino al cuore e Calabresi fino ai neuroni e midollo osseo!
(Emilio Errigo è attualmente Commissario Straordinario del Sito di Interesse Nazionale SIN di Crotone-Cassano e Cerchiara di Calabria)