Da pochi giorni si sono spenti i riflettori del mega palco che, in piazza Pitagora, ha ospitato il Capodanno Rai che, battendo tutti i record, ha accompagnato, in diretta da Crotone, milioni di italiani nel nuovo anno. Riflettori spenti sì, ma attenzione ancora alta sul nostro territorio.
E noi questa attenzione dobbiamo essere molto bravi da sfruttarla per portare a compimento le annose problematiche che strozzano sul nascere qualsiasi anelito di sviluppo della nostra città e della sua splendida provincia.
Ricominciamo, quindi, a parlare di gap infrastrutturale, ricominciamo a parlare della “questione ionica”, perché una Calabria che cammina a due velocità, volando sul Tirreno e zoppicando sullo Ionio, non ha alcuna possibilità di rilancio economico.
Parliamo di 106, di ferrovia, di porto e di aeroporto, e facciamolo subito sfruttando anche un Governo regionale che, in questa fase, guarda con particolare attenzione al nostro territorio, facciamolo subito sfruttando anche un ministro delle Infrastrutture come Matteo Salvini che ha investito importanti risorse sulla Calabria ed in modo particolare sulla costa ionica, come i 3 miliardi per la definitiva modernizzazione della SS 106.
Lo ha sottolineato anche il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, nel tradizionale scambio di auguri con il ministro Salvini, sfruttando l’occasione per ringraziare il Ministro delle Infrastrutture della grande attenzione che riserva al Sud e in particolare alla Calabria, mettendo a nostra disposizione risorse un tempo inimmaginabili.
Modernizzazione della 106, elettrificazione della linea ferroviaria ionica, rilancio definitivo dell’aeroporto pitagorico, interventi strutturali sul porto di Crotone a cominciare dal dragaggio dell’area commerciale, sono questi tutti temi sul tavolo della politica e nell’agenda di governo (regionale e nazionale), ma nonostante tutto questo clamore e tutta questa attenzione, il territorio attende silente che altri determinino il suo destino.
Rompiamo questo soffocante e intollerabile silenzio e cominciamo a confrontarci su cosa questa città e la sua provincia ha necessità per non essere più l’ultima d’Italia. Finiamola con le inutili polemiche, che non servono a nulla e a nessuno se non ad ottenere qualche like in più sui propri social, e cominciamo a costruire spazi di dialogo che vadano al di là dei colori politici con l’obiettivo di realizzare sinergie politiche ed istituzionali intorno a temi strategici per lo sviluppo.
Crotone non può più restare distratto spettatore nella sfida per il futuro, ma deve entrare in campo per giocare un ruolo da protagonista.