Voglio oggi dire grazie agli imprenditori di Cutro, della nostra terra crotonese che hanno denunciato il tentativo di estorsione subito. Un atto delinquenziale commesso non solo in loro danno, ma in danno di tutta la gente calabrese onesta che soffre da sempre lo stigma di vivere in una regione bellissima piagata dalla presenza di una delinquenza organizzata che ne succhia la linfa vitale ed ha contribuito drammaticamente, negli anni, a rallentare la nostra crescita economica e culturale.
Voglio dire grazie al loro coraggio che ha vinto la paura, la prepotenza, la protervia di loschi figuri convinti di poter spadroneggiare e continuare a vivere impunemente, parassiti della società, sulle spalle di chi lavora onestamente affrontando tanti sacrifici per sostenere la propria famiglia.
Voglio dire grazie a chi non si è piegato, ma con la schiena dritta, ha percorso senza esitare la strada della legalità perché per indicare ai giovani quale sia la strada giusta da seguire mi sono stancata di fare l’elenco dei martiri della mafia, del silenzio, dell’omertà, dell’indifferenza. Non voglio più parlare e parlare di una guerra che si conclude con il sacrificio del solitario paladino di turno della legalità continuando a regalare implicitamente l’impressione che sia inutile combattere per ciò in cui si crede perché la fine della storia è già scontata.
Voglio parlare ai miei ragazzi di una guerra in cui l’esercito delle persone oneste vive, vegete, attive nella difesa dei loro diritti e dei diritti altrui aumenta ogni giorno. Un esercito che combatta e sconfigga il puzzo canceroso del malaffare e della delinquenza organizzata permettendo ai nostri figli di seguire le orme dei loro padri e delle loro madri tenendo la barra dritta sulla strada della legalità. Come? Semplicemente facendo il proprio dovere, rifiutando i compromessi e difendendo i propri diritti senza che qualcuno li gabelli per favori e concessioni dall’alto.
Diventiamo esercito ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, con questo obiettivo e non solo in una manifestazione di solidarietà che pure ha la sua importanza perché il rumore delle parole sconfigge il muro del silenzio di cui la delinquenza si nutre e nel quale prospera e purchè sia l’avvio di un nuovo inizio per la nostra terra e per un futuro diverso per i nostri figli.
Non voglio che faccia più scalpore, una tantum, la denunzia di prevaricazione, soprusi, prepotenze, atti delinquenziali. Voglio che sia la regola. Voglio che faccia scalpore il contrario, voglio che facciano scalpore, una tantum, il malaffare e la delinquenza fino a sparire del tutto dalla nostra vita.
E’ un momento importante. Non buttiamolo via. Non consentiamo che resti isolato. Stiamo vicini gli uni agli altri in questo cammino. Perché gli esempi valgono più di mille parole ed i tempi sono maturi per il riscatto della nostra terra. Oggi più che mai grazie ad un gesto coraggioso che ci ridà la speranza.
Docente e Coordinatore M5S Provincia KR