«Con due distinte operazioni portate a segno da Polizia e Carabinieri, lo Stato ha inferto durissimi colpi alle cosche di ‘ndrangheta che operavano su diversi territori della Calabria. Il blitz ‘Scolacium’ condotto dai Carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro con il coordinamento della Procura distrettuale antimafia guidata dal procuratore Vincenzo Capomolla, che ha portato a 22 arresti, ha consentito di colpire due organizzazioni ‘ndranghetistiche che, oltre a gestire il traffico di droga, soffocavano l’economia in alcuni centri della provincia, taglieggiando le attività imprenditoriali in diversi settori, da quello turistico-ricettivo a quello edilizio, a quello dell’energia eolica. Il controllo del territorio attraverso il racket delle estorsioni era anche il cuore delle attività dell’articolazione di ‘ndrangheta colpita con l’operazione ‘Gallicò’ condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato, con il coordinamento della Dda guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, che portato all’esecuzione di 18 misure cautelari e ha anche consentito di fare luce su un omicidio del 2019. Rivolgo un plauso e sinceri sentimenti di gratitudine alla magistratura e alle forze dell’ordine calabresi, che con il loro operato – anche superando una ancora insufficiente disponibilità alla collaborazione delle vittime e spesso anche la connivenza di pezzi della cosiddetta società civile – restituiscono sicurezza ai territori e libertà ai cittadini e agli imprenditori». E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FDI).
Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FDI) su operazioni anti’ndrangheta di Catanzaro e Reggio Calabria
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