La situazione nelle carceri italiane continua a essere critica, come ha significato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio per il 207° anniversario di costituzione della Polizia penitenziaria». Lo afferma, in una nota, Bo Guerreschi, presidente dell’Ong internazionale “bon’t worry”, che a titolo gratuito si occupa di reinserimento sociale dei detenuti e peraltro fornisce assistenza legale e psicologica alle vittime di violenza. «Anche noi siamo grati alla Polizia penitenziaria, per il ruolo che svolge con tanta professionalità in un ambito estremamente delicato. Le parole misurate ma puntuali del Capo dello Stato – continua Guerreschi – sono un richiamo, per tutti, alla responsabilità e alla tutela dei diritti fondamentali della persona. Il principio costituzionale della rieducazione del condannato non può trovare piena applicazione, se gli spazi delle carceri presentano troppo spesso condizioni problematiche, se non squallide. Chi ha sbagliato deve pagare il proprio conto con la giustizia e la società, ma – conclude la presidente di “bon’t worry” – deve avere l’opportunità di vivere in ambienti adeguati alla persona, in cui costruire giorno per giorno una nuova vita, studiare, migliorarsi nel rapporto con gli altri e prepararsi al ritorno in società»
Carceri, Bo Guerreschi (“bon’t worry”): “Parole del presidente Mattarella richiamo per tutti alla responsabilità e alla tutela della persona”
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