Procedono a ritmo serrato le attività dirette alla bonifica dell’area occupata dal campo rom di località Scordovillo, a Lamezia Terme, e alle connesse procedure di delocalizzazione, dopo la nomina da parte del governo Meloni del nuovo commissario, il generale dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Vadalà. Per fare il punto della situazione con il commissario è si è tenuta questa mattina una nuova riunione in Prefettura a Catanzaro, presieduta dal prefetto Enrico Ricci, alla quale hanno preso parte, in collegamento, il vice ministro all’Ambiente Vannia Gava e il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, e in presenza il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, il commissario straordinario dell’Aterp Maria Carmela Iannini e i vertici provinciali delle forze dell’ordine. L’obiettivo è quello di accelerare le procedure per completare gli interventi e spendere entro giugno 2026 gli 8 milioni di euro stanziati nel Pnrr. La prima fase degli interventi riguarda la temporanea delocalizzazione della popolazione presente nel campo, nelle more della realizzazione da parte della Regione di due edifici residenziali, per la quale occorreranno tre anni. Le possibili modalità di delocalizzazione saranno approfondite sotto il profilo tecnico e giuridico nel corso di tavoli tecnici che saranno convocati a breve.
Bonifica campo rom Scordovillo, riunione in Prefettura a Catanzaro con sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, viceministro all’Ambiente Vannia Gava, gen. Vadalà e governatore Roberto Occhiuto. Tavoli tecnici per decidere la delocalizzazione
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