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‘Ndrangheta in Lombardia, il sindaco di Seregno sta valutando di autosospendersi

Redazione

Il sindaco di Seregno Edoardo Mazza, ai domiciliari da ieri con l’accusa di corruzione, sta valutando l’ipotesi di autosospendersi. È quanto fa sapere l’avvocato Antonino De Benedetti, per il quale lo stesso sindaco non sarebbe “sereno” e ieri “alla lettura dell’ordinanza di custodia cautelare” sarebbe “svenuto”. Il primo cittadino è stato eletto nel 2015 coi voti di Forza Italia e con quelli della Lega: a suo carico è stata contestata la corruzione.

Secondo gli investigatori i reati oltre che in capo al primo cittadino sarebbero da ascrivere anche ad altri esponenti politici e dipendenti del Comune brianzolo, ritenuti responsabili, a vario titolo, sia di corruzione per atti contrari al proprio ufficio e di abuso d’ufficio, sia di rivelazione di notizie relative all’iscrizione nel registro degli indagati dello stesso imprenditore e di alcuni dirigenti dello stesso Comune, grazie alla complicità di un addetto all’ufficio Sdas della Procura della Repubblica di Monza.

A Mazza, per il legale, non viene contestata alcuna aggravante mafiosa e che sono inesatte le ricostruzioni “mediatiche” che accostano il suo nome alla ‘ndrangheta.

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