Era ai domiciliari perché finito nelle maglie dell’operazione “Perseverant” condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura di Palmi, che aveva smantellato un giro di spaccio di droga nella zona della Piana di Gioia Tauro, ma continuava nell’attività di compravendita di sostanze stupefacenti.
Un quarantaquattrenne di Rosarno è stato arrestato dai carabinieria seguito dell’aggravamento della misura disposta dal gip e portato in carcere.
In particolare, le investigazioni dei carabinieri hanno evidenziato il mancato rispetto da parte dell’uomo degli obblighi imposti dalla misura, come il divieto di comunicazione con terze persone.
Il quarantaquattrenne era stato arrestato nell’ambito dell’operazione scattata lo scorso febbraio e che aveva svelato la presenza di un mercato di sostanze stupefacenti radicato all’interno del contesto territoriale dei comuni di Taurianova e Rosarno. A dare avvio alle indagini dei militari dell’Arma, in quella occasione, era stata la denuncia sporta dal padre di una giovane assuntrice che, vista la brutta china che stava prendendo la figlia, aveva deciso di denunciare quanto stava avvenendo in quel territorio. Gli approfondimenti successivi, avviati nel marzo del 2020 e conclusi anni dopo, avevano confermato l’esistenza di una compravendita della droga leggera e pesante, con base a Taurianova e ramificazioni a Rosarno, Platì e Gerocarne, dove avevano base i fornitori dello stupefacente. Al quarantaquattrenne di Rosarno, nello specifico, era stato contestato il ruolo di fornitore dello stupefacente ad altri indagati che, successivamente, rivendevano agli acquirenti finali.