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La cosca deve mantenere i latitanti, a pagare dev’essere un pizzaiolo

Redazione

Dapprima l’incendio della sua auto, fatto che risale a più di un anno fa, all’aprile del 2016. Poi le minacce per costringerlo a pagare.

Una richiesta che non poteva non essere presa sul serio perché sarebbe arrivata in nome e per conto di esponenti del potente clan Muto di Cetraro, che avrebbe poi utilizzato il denaro per sostenere alcuni latitanti.

Vittima della presunta estorsione il titolare di una pizzeria della cittadina cosentina. Questa la ricostruzione investigativa degli agenti del commissariato di Paola e della Squadra Mobile del capoluogo che stamani hanno così arrestato due uomini del posto, Oreste Piazza e Luigi Pignataro, rispettivamente di 50 e 34 anni ed entrambe già noti alle forze dell’ordine.

Secondo gli inquirenti sarebbero stati loro, in concorso e con un’altra persona nel frattempo deceduta, Mauro Occhiuzzi (cl. 57), ad avanzare la richiesta estorsiva al commerciante.

I due sono stati portati nella casa circondariale di Cosenza. L’ordinanza cautelare in carcere è stata emessa dal Gip Giovanna Gioia su richiesta del sostituto Camillo Falvo della Direzione Distrettuale Antimafia.

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