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Crotone: corso di Archeologia e Storia. Incontro con l’archeologa Chiara Capparelli: Giovedì 2 maggio 2024

Redazione

 Giovedì prossimo 2 maggio, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, presso  la Sala “Caiazza” della Casa della Cultura, in via Vittorio Emanuele, con il patrocinio del Comune di Crotone e nell’ambito delle iniziative di collaborazione già in atto, avrà luogo la XIV lezione del Corso di Archeologia e Storia organizzato dal Gak. L’ archeologa dott.ssa Chiara Capparelli, già presente nelle passate edizioni del Corso, relazionerà sul tema:  “Costruire in pietra tra tradizione e innovazione nelle realtà coloniali: i casi della Crotoniatide e della Sibaritide”. L’intervento proposto riprende quanto esposto nel corso di un convegno tenuto all’Università della Calabria lo scorso novembre, al quale la sottoscritta ha preso parte in veste di dottoranda del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria. Ed effettivamente, l’esposizione si concentra su uno degli argomenti approfonditi all’interno del progetto di dottorato.  In Calabria numerose sono le strutture in pietra riferibili cronologicamente alle più antiche fasi di vita dei primi insediamenti sorti nella nostra regione. Diverse sono, infatti, le evidenze architettoniche relative ad edifici di carattere privato, pubblico e sacro, testimonianza dell’uso di un’ampia varietà di tecniche di costruzione, contraddistinte da una continua innovazione, dall’impiego della materia prima locale e rivolte allo sfruttamento ragionato degli spazi a disposizione. Questi processi sono osservabili nelle aree che, in antico, erano conosciute come Sibaritide e Crotoniatide, ricche di siti, indagati in passato o ancora in fase di scavo, coevi e poco distanti tra loro, coinvolti negli stessi processi che, dalla fine dell’VIII secolo a.C., rivoluzionano profondamente la vita delle comunità che si affacciano sul Mediterraneo. Obiettivo dell’intervento proposto è una esposizione, con un tentativo di confronto, delle evidenze archeologiche di epoca coloniale indagate in alcuni siti di questi significativi comprensori territoriali, utile per la definizione dei cambiamenti culturali ai quali sono state inevitabilmente sottoposte le comunità che, in epoca remota, abitavano in questi luoghi. Si intende sviluppare lo studio proposto su tre linee temporali diverse: una prima e remota, relativa all’approfondimento ed il confronto delle tecniche di costruzione adoperate; una seconda, più vicina alla contemporaneità e pertinente alla percezione che la società moderna ha delle testimonianze materiali del mondo antico; un’ultima, proiettata al futuro, tesa a esporre possibili strategie e prospettive di valorizzazione di quanto si conserva delle “rovine” del nostro passato

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