Auguri Tropea perché abbiamo conquistato anche quest’anno la Bandiera Blu 2024. Auguri perché si tratta di una conferma importantissima, figlia legittima del lavoro, della missione e della visione che abbiamo condiviso in questi ultimi cinque anni. Auguri ma sin da ora a lavoro, tutti, affinché questo ennesimo risultato venga preservato, valorizzato, trasformato in ricchezza e vissuto come patrimonio fragile e prezioso, strategico e necessario per continuare a far crescere la nostra destinazione di qualità.
L’ottenimento della Bandiera Blu, che è stato uno tra gli obiettivi più importanti e qualificanti sin dall’avvio del nostro mandato politico-amministrativo, resta, infatti, un percorso molto complesso ed articolato, che non soltanto non è mai stato circoscritto alla qualità delle acque del mare ma che ha richiesto in questi anni, continua a richiedere oggi e che richiederà necessariamente domani, un impegno a 360 gradi da parte dell’amministrazione comunale e della popolazione, giorno per giorno.
C’è stato, c’è e dovrà continuare ad esserci dietro, un investimento ed un’attenzione quasi maniacali, come quella che ci ha contraddistinto in questi anni, per la tutela quotidiana del territorio e dell’ambiente, nella garanzia di servizi di qualità, nella promozione della differenziata e del decoro urbano, della biodiversità e dell’accessibilità ai patrimoni naturali, nella comunicazione ed in generale nella condivisione di uno spirito di cittadinanza eco-sostenibile dal basso, condiviso e praticato con lo stesso entusiasmo dalla macchina comunale, dai suoi rappresentanti istituzionali, oggi dai commissari, dai residenti e dagli ospiti.
La Bandiera Blu, che la stessa storia cittadina ha dimostrato non essere un esito scontato o tanto meno automatico o coincidente con la sola fotografia del paesaggio e della sua bellezza, ma una delle conseguenze di quello che in questi anni abbiamo definito, non a caso, governo della bellezza, ha rappresentato e dovrà continuare a rappresentare per Tropea un continuo punto di partenza e mai di arrivo nel consolidamento di tutte le strategie di posizionamento turistico internazionale di successo, diffusamente riconosciute ed apprezzate ed anch’esse da curare e portare avanti con abnegazione.
Purtroppo, tra le assurdità più inaccettabili e gli effetti perversi più odiosi della legge medioevale sullo scioglimento dei consigli comunali per presunte infiltrazioni mafiose, una delle norme più ingiuste e fallimentari della storia repubblicana, vi è anche la mancata previsione di una qualsiasi forma o strumento di passaggio di consegne tra l’amministrazione uscente e quella entrante.
Si tratta di un altro vuoto in una disposizione che viola tutti i principi dell’ordinamento giuridico e costituzionale. Anzi è, questo, forse il vuoto normativo più pericoloso perché, proprio come nel caso di quanto costruito con il Progetto Tropea, può mettere seriamente a rischio processi, percorsi, strategie, progetti, finanziamenti, cantieri, risultati e relazioni a tutti i livelli, nazionali ed internazionali, avviate, curate e portate avanti con impegno, competenza, sacrificio e con una chiara visione fino ad oggi.
Ecco perché, rinnovando a tutta la mia comunità gli auguri per l’ufficializzazione da parte della Foundation for Environmental Education (FEE) stamani (martedì 14 maggio) a Roma della Bandiera Blu 2024, prendo anzitutto atto con soddisfazione delle prime ed importanti dichiarazioni pubbliche rilanciate dai commissari nei giorni scorsi e che vanno nella giusta direzione: evitare che Tropea indietreggi anche di un solo millimetro rispetto a tutti i risultati straordinari costruiti ed ottenuti con grande sacrificio. Perché sarebbe davvero un sacrilegio far disperdere tutte le importanti e proficue relazioni avviate e costruite da Tropea con tutto il mondo e ed in tutte le direzioni di sviluppo dei diversi turismi.
Colgo quindi l’occasione per ribadire la mia totale disponibilità ad offrire supporto e servizio per ogni eventuale esigenza di chiarimenti e in spirito di massima collaborazione per la città, a partire ad esempio dalla necessità di mettere in campo tutte le azioni, le iniziative, gli adempimenti e gli eventi, tanti e diversi, previsti sia per mantenere questo ennesimo risultato per l’edizione 2024, sia soprattutto per costruire sin da ora le condizioni per confermare l’ambito riconoscimento anche per il 2025.
Per quel che mi riguarda continuerò a lavorare, così come sto facendo, perché nulla venga vanificato e per il benessere e l’ulteriore sviluppo internazionale del nostro Principato.