Nella sala “C. Catuogno” dell’Ordine dei Medici del capoluogo, si sono tenute le lezioni del dottor Umberto Romeo sul tema “Medicina orale: dalla teoria alla pratica quotidiana” e del Professor Andrea Pilloni, che ha parlato di chirurgia mucogengivale biologicamente guidata.
In apertura dei lavori, il presidente De Filippo ha sottolineato ancora una volta l’importanza di una formazione costante e innovativa, e libera da condizionamenti.
“Ho accettato con entusiasmo l’invito del Presidente De Filippo e della Commissione Albo Odontoiatri per condividere conoscenze su tematiche meno comuni per gli odontoiatri, ma rilevanti nell’ambito della medicina – ha affermato il Professor Umberto Romeo -. È importante includere l’odontoiatria nell’ambito medico, evidenziando temi come la prevenzione del carcinoma orale e la gestione dei pazienti che assumono farmaci che influenzano il metabolismo osseo”.
“L’odontoiatra, contrariamente a quanto possa sembrare, riveste un ruolo cruciale nella gestione dei pazienti oncologici, i quali inevitabilmente generano un disagio nell’ambiente familiare – ha detto ancora Romeo -. Offrire loro un sorriso, un momento di distrazione dalle loro quotidiane sfide oncologiche, è di grande beneficio. Tuttavia, questo non esclude l’odontoiatria dal servizio delle famiglie, anche perché i pazienti oncologici sono diventati cronici grazie alle terapie moderne che consentono loro di vivere con la malattia per diversi anni. Essi richiedono anche riabilitazioni protesiche odontoiatriche, evidenziando così la necessità che l’odontoiatria sia al servizio non solo dei singoli pazienti, ma anche delle loro famiglie, soprattutto quando si affrontano problemi che vanno oltre la tipica cura delle carie o dei problemi parodontali.”
Secondo Romeo, il titolo dell’evento, “Medicina Orale: dalla teoria alla pratica quotidiana”, riflette l’intenzione di “affrontare questioni mediche nell’odontoiatria, spostandosi dalla consueta focalizzazione su aspetti tecnici come la conservativa e gli impianti. Si mira a fornire formazione e aggiornamento in un contesto più ampio e medico-odontoiatrico”.
“La parodontologia,” ha spiegato invece il Professor Andrea Pilloni nel corso della lezione del 25 maggio, “è una scienza che mira a ridurre il numero di pazienti che rischiano di perdere i denti a causa della parodontite, una malattia che ancora oggi è tra le sei più comuni nell’uomo. Troppi pazienti, anche giovani, rischiano di dover farsi estrarre i denti, con tutte le implicazioni economiche e sociali che questo comporta. La parodontite costa ancora oggi 54 miliardi di dollari all’anno a livello mondiale, rappresentando un peso non solo per le famiglie, ma anche a livello psicosociale. Chi non può permettersi le cure necessarie spesso deve convivere con l’edentulismo parziale o totale. È essenziale guardare al paziente con parodontite come a qualcuno che deve essere seguito da un professionista. Non può essere lasciato a gestire la malattia solo con delle informazioni, un po’ come accade con altre malattie croniche come il diabete o l’ipertensione. Questi pazienti devono rimanere sotto controllo professionale, perché da soli non ce la farebbero mai. Se sono seguiti da un medico specialista, in questo caso il dentista, che sa come trattare la parodontite, il rischio di perdere denti si riduce enormemente”.
La segreteria organizzativa dell’evento è dell’agenzia Present&Future.