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Crotone: PNRR Sociale, Housing Temporaneo e Stazioni di Posta

Redazione

E’ stato pubblicato l’avviso di coprogettazione rivolto agli enti del Terzo Settore sulle linee del PNRR dedicate all’inclusione sociale, specificatamente per l’azione di Housing Temporaneo e Stazioni di Posta.

“Si tratta di interventi a cui sin dalla fase di partecipazione agli avvisi del PNRR abbiamo tenuto molto proprio per coprire un servizio essenziale per le persone in stato di marginalità sociale.

L’ obiettivo ritenuto così importante che per dare una concreta e capillare strutturazione abbiamo voluto coinvolgere tutta la macroarea territoriale della provincia di Crotone che comprende gli Ambiti Territoriali Sociali di Crotone, Cirò Marina, Mesoraca e San Giovanni in Fiore.

Rispetto a un territorio di intervento così ampio, il Comune di Crotone ha inteso assumere la responsabilità del Capofila e grazie alla collaborazione di tutti, dopo un lungo lavoro preparatorio e una complessa attività amministrativa, oggi apriamo alla partecipazione del Terzo Settore per la gestione e realizzazione degli interventi finanziati sulle due azioni specifiche.” spiega l’assessore alle politiche sociali Filly Pollinzi

La premessa sostanziale all’avvio di questo progetto è il riconoscimento della dimora come diritto umano di base. I progetti di Housing First sono rivolti a persone gravemente svantaggiate ovvero con disagi fisici e psichici anche legati ad anni di vita in strada per le quali la casa rappresenta un benessere primario e un primo passo verso la costruzione di una dimensione di benessere e integrazione sociale.

Accanto al cosiddetto “Housing First” sono previsti interventi di “Housing Led”, letteralmente “abitare accompagnato” ovvero progetti nei quali il diritto all’abitare è elemento essenziale della presa in carico di persone svantaggiate e con queste si lavora sia sull’inserimento abitativo come bisogno necessario ma anche su formazione e inserimento lavorativo.

L’azione, invece, denominata “Stazioni di Posta” si sostanzia nella creazione di centri servizi per la presa in carico integrata che offrirà attività di presidio sociale e sanitario e di accompagnamento per persone in condizione di deprivazione materiale, di marginalità anche estrema e senza dimora offrendo alcuni servizi essenziali a bassa soglia (ad esempio servizi di ristorazione, distribuzione di beni essenziali, servizi per l’igiene personale, accoglienza notturna, screening e prima assistenza sanitaria, mediazione culturale, e altro).

Il costo complessivo stimato per la linea di investimento dell’Housing Temporaneo è di € 210.000,00. Il costo complessivo stimato per la linea di investimento relativa alle Stazioni di Posta è di € 180.000,00.

Gli immobili individuati per la linea di investimento relativa all’housing sono nella disponibilità del Comune di Isola di Capo Rizzuto e quelli relativi all’investimento per le Stazioni di Posta sono nella disponibilità del Comune di Isola Capo Rizzuto e del Comune di Crotone. Tuttavia sono ammissibili sistemazioni ponte finanziate esclusivamente con la voce di costo gestione.

“Sento il dovere di ringraziare dirigente e funzionari del Settore Politiche Sociali per il costante lavoro di programmazione e progettazione su ogni opportunità finanziaria che ci consente di rafforzare servizi esistenti e costruirne di nuovi. Allo stesso modo tengo a ringraziare tutti i sindaci dei comuni ricadenti nella macroarea territoriale, per la fiducia e la collaborazione e, tra questi, in particolare il Comune di Isola di Capo Rizzuto che ha messo a disposizione le proprie professionalità e soprattutto alcuni beni confiscati che così saranno restituiti alla collettività attraverso una funzione sociale davvero essenziale.

Tutti insieme, istituzioni, tecnici e terzo settore lavoriamo quotidianamente per dare risposte ai bisogni delle persone più fragili e molto spesso lo facciamo in silenzio. A questo proposito, approfitto per ricordare che da diverso tempo è attivo il nostro servizio di Pronto Intervento Sociale (numero verde 800961232) collegato ai servizi territoriali e alle forze dell’ordine e gestito da un gruppo di cooperative sociali con la supervisione del Servizio Sociale Professionale.

Quello che sicuramente non serve è la diffusione di immagini di persone che vivono per scelta o per necessità in situazioni di marginalità e non serve per due ragioni importantissime: per il rispetto della persona in sé e per evitare che da queste azioni possano determinarsi situazioni di pericolo e ulteriore vulnerabilità. Sottoscrivo e faccio mio il pensiero di Don Stefano Cava: proviamo ogni giorno a aiutare tutti ma non tutti si lasciano aiutare e per quanto sia difficile condividere alcune scelte di vita, anche quella è libertà.” conclude l’assessore Pollinzi.

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