«E’ paradossale che chi ha creato una voragine nei conti pubblici con lo scriteriato sistema del superbonus, oggi attacchi il governo per avere adottato un meccanismo di salvaguardia per l’erogazione del credito d’imposta: una preventiva richiesta autorizzativa con un tetto di spesa massima che esclude il riproporsi di imprevisti buchi di bilancio». E’ quanto afferma il vice presidente della Regione Calabria Filippo Pietropaolo (FDI), che prosegue: «Come ha spiegato il ministro Raffaele Fitto nel corso della sua informativa alla Camera, la presentazione di oltre 16mila domande per 9,4 miliardi di euro (di cui 1.642 in Calabria) per il credito di imposta – che nulla ha a che fare con la nuova Zes unica – è la prova dello straordinario interesse delle imprese del Sud per la misura, e quindi del successo dell’iniziativa che è andata ben oltre le richieste degli anni precedenti. L’importo di 1,8 miliardi è stato in assoluto il più ampio mai stanziato, con un aumento di 400 milioni rispetto allo scorso anno. E’ chiaro che di fronte ad una richiesta cinque volte maggiore rispetto alle pure ingenti risorse stanziate, anziché fissare il credito al 17 per cento come ha fatto autonomamente l’Agenzia delle entrate, occorre che il governo, sulla scorta dei dati ricevuti, verifichi attentamente quali siano gli investimenti prenotati che effettivamente potranno essere completati entro il prossimo 15 novembre e a seguito di questa analisi assicurare il credito al tasso indicato dal governo solo alle imprese che investono davvero, con evidenti ricadute positive sull’economia dei territori, anche assicurando risorse aggiuntive».
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