Via libera al regolamento che stabilisce l’Ufficio del procuratore europeo (Eppo). Sono venti i Paesi che hanno aderito alla cooperazione rafforzata, tra questi anche l’Italia. Si legge in una nota del Consiglio giustizia Ue, riunito a Lussemburgo, e al quale partecipa il guardasigilli Andrea Orlando.
Il quartier generale del nuovo organismo, che indagherà e perseguirà i crimini contro gli interessi finanziari dell’Unione, sarà a Lussemburgo. Eppo tuttavia non inizierà ad assolvere compiti investigativi prima di tre anni. “La creazione di Eppo è un passo importante nella cooperazione europea della giustizia. Questo contribuirà alla salvaguardia dei soldi dei contribuenti” e nella persecuzione dei crimini transfrontalieri, commenta il ministro della Giustizia estone Urmas Reinsalu.
Partecipano a Eppo: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Italia, Lettonia, Lithania, Lussemburgo, Portogallo, Romania, Slovenia e Slovacchia.
Per il ministro della Giustizia Andrea Orlando è “una giornata importante per l’Unione europea. Adesso occorrerà lavorare per estendere le competenze al terrorismo”.