Il consigliere delegato Domenico Mantegna traccia un bilancio della tre giorni nazionale di confronti e dibattiti appena conclusasi
Il consigliere metropolitano delegato al Welfare, Domenico Mantegna, stila «un bilancio più che positivo» del seminario “Città Metropolitane per l’inclusione” che, a Cagliari, ha riunito amministratori e tecnici intorno alle politiche contro il razzismo e le discriminazioni programmate l’Ufficio antidiscriminazioni razziali della Presidenza del consiglio dei ministri (Unar).
«Al Centro comunale d’arte e cultura Exma – ha detto Mantegna – si è gettato un nuovo seme per promuovere e far crescere buone pratiche contro ogni forma di discriminazione. L’Unar, in questo senso, è un faro che guida alla perfezione la giusta direzione che ogni pubblica amministrazione deve intraprendere in una società liquida, multietnica e sempre più globalizzata».
«E’ stata aperta una finestra essenziale – ha spiegato il consigliere metropolitano – sui progetti e sulle idee da sostenere in chiave di promozione dei diritti e dell’uguaglianza. Penso, per esempio, al tema dei minori, alla necessità emersa di supportare, far progredire e implementare politiche complete e integrate per proteggere i diritti dei più piccoli, incluso quello alla partecipazione alla vita democratica anche e soprattutto nell’era digitale in cui stiamo vivendo».
«Un altro aspetto molto interessante – ha continuato Mantegna – è stato affrontato analizzando schede e programmi sulla prevenzione e la lotta alla discriminazione e all’intolleranza attraverso il contrasto al razzismo, alla xenofobia e altre forme di intolleranza quali l’antisemitismo, l’anti-ziganismo e le forme di razzismo anti-black, anti-asian e anti-muslim. Da qui, si è approfondito il bisogno di promuovere la gestione delle diversità, l’inclusione sul posto di lavoro sia nel pubblico sia nel privato. In questo senso, è emersa forte la necessità di continuare a supportare la comunità Lgbtqi contro ogni forma di spregevole e odiosa discriminazione».
«Le sfide – ha ribadito e concluso Domenico Mantegna – sono molteplici e sempre più complesse. Così, la condivisione di esperienze e la massa in campo di un lavoro sinergico e omogeneo su tutto il territorio nazionale diventano quanto mai fondamentali per un Paese che vuole definirsi civile. Ecco perché l’Unar svolge un compito importante e delicato che, con orgoglio, trova la nostra condivisione ed il nostro sostegno, considerata anche la disponibilità espressa ad ospitare in futuro uno dei prossimi eventi promossi da Unar. La Città Metropolitana di Reggio Calabria, in questi anni, si è costantemente distinta quale esempio di tolleranza e promozione di politiche inclusive, tanto da condividere le buone pratiche realizzate con altre realtà metropolitane come Bologna, Genova e la stessa Cagliari. Anche il più flebile anelito di intolleranza, razzismo e sopraffazione verrà sempre e comunque respinto dal nostro Ente. Reggio Calabria è una città aperta al dialogo, al confronto, all’accettazione dell’altro ed all’inclusione. Perché è nella diversità che risiede la cultura».