L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catanzaro ha promosso, nella giornata di
ieri, un importante confronto tra tecnici, amministratori e rappresentanti istituzionali sul decreto
“Salva-casa” varato dal governo nazionale nei mesi scorsi.
L’iniziativa, che ha coinvolto circa duecento tra ingegneri, architetti e geometri della provincia, ha
visto la presenza di Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale, Pietro Raso, consigliere
regionale e presidente della Quarta commissione consiliare “Assetto e utilizzazione del territorio e
protezione dell’ambiente”, e di Giusy Iemma, vicesindaca e assessore all’Urbanistica di Catanzaro.
L’appuntamento si è concentrato principalmente su alcuni specifici temi oggetto delle innovazioni
introdotte dalla legge nazionale: il regime semplificato della sanatoria edilizia, le modifiche
introdotte al regime dei cambi di destinazione d’uso, il recupero dei sottotetti abitabili e la
gestione degli edifici acquisiti al patrimonio pubblico.
«Abbiamo inteso promuovere questo appuntamento – ha detto Gerlando Cuffaro, presidente
dell’Ordine catanzarese – perché riteniamo ci sia bisogno di approfondire e fare chiarezza su
alcune delle innovazioni introdotte dal decreto. Ci sono dei vuoti legislativi che ci lasciano dei dubbi
applicativi della norma che coinvolgono anche e soprattutto il ruolo dei Comuni. Per quanto ci
riguarda, ben vengano le semplificazioni burocratiche e la velocizzazione di alcuni aspetti, ma sono
necessari aggiustamenti tecnici per rendere realmente efficaci le soluzioni introdotte».
Dal canto suo, Filippo Mancuso, recependo le sollecitazioni che già nei mesi scorsi gli ingegneri
avevano sottoposto alla sua attenzione, ha annunciato: «Stiamo preparando una norma che a
breve depositeremo in Commissione, così potrà avviarsi la discussione con i tecnici del settore e
quindi poter approdare, mi auguro già prima di Natale, all’approvazione. Ci sono altre Regioni che
si sono mosse in questa direzione e la Calabria sta lavorando analogamente per favorire, ad
esempio, gli interventi di piccola edilizia perché altrimenti la nostra economia ne risentirebbe. È
una legge che porterà beneficio ai cittadini che non possono effettuare l’atto notarile per piccole
difformità: insomma, si va verso una sburocratizzazione delle procedure».
Iemma, pur sottolineando l’importanza dell’intervento normativo che è servito ad aggiornare le
previsioni legislative sul settore, ha spiegato: «Io la penso esattamente come Ance nel dire che il
tema andava approcciato in modo organico e in modo veramente integrato partendo da quelle che
sono le lacune della normativa preesistente. Partiamo, intanto, da un presupposto: noi sappiamo
perfettamente che rischiamo un sovraccarico delle amministrazioni e questo può determinare che
tante volte ci siano ritardi amministrativi a danno dei cittadini. Poi, la preoccupazione è che
sanando piccoli abusi si possa eccedere. Inoltre, sui cambi di destinazione d’uso, il rischio è che si
neutralizzino tutti gli strumenti di pianificazione per i Comuni che già ne abbiano li abbiano adottati.
Infine, proprio sulla semplificazione, è necessario evitare che questa possa interferire con
l’applicazione di normative legate alla sicurezza sismica o alla tutela ambientale e del territorio:
ecco perché, quindi, auspico un approccio integrato».
Tra gli interventi di tipo tecnico, quello di Fabio Gualtieri, architetto e responsabile del Settore
edilizia privata e SUE del Comune di Catanzaro, e quello di Fabio Cosco, coordinatore della
Commissione urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri catanzaresi.
L’incontro è stato moderato e introdotto da Giuseppe Stefanucci, vicepresidente dell’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Catanzaro e ha visto la partecipazione del presidente dell’ordine degli
Architetti catanzaresi, Eros Corapi, e del presidente del Collegio dei Geometri e dei Geometri
laureati di Catanzaro.