Nella ricorrenza della memoria di Santa Teresa di Gesù, fondatrice dell’ordine delle Carmelitane Scalze, Don Ezio Limina ha celebrato il Sacramento dell’Eucaristia al Monastero di Capocolonna, sede di culto e preziosa testimonianza di fede e spiritualità. Un tesoro che brilla di emozioni, rivelazioni, prese di coscienza e soprattutto della condivisione di momenti difficili e di serenità.
Tendere la mano oltre le grate riempie di gioia. Santa Teresa de Ahumada (Spagna ,28 marzo 1515), donna forte in tempi difficili, fondatrice dell’Ordine Carmelitano, assieme a San Giovanni della Croce, ha resistito a tutte le difficoltà.
Il coraggio di questa donna e la sua preghiera sono diventate esperienze e castello di fede. Così si pone il Monastero eretto sul promontorio di Capocolonna, che raccoglie la testimonianza delle consorelle votate a mantenere accesa la fiammella della fede e dell’amore verso Gesù: un dono bellissimo per il territorio di Crotone e tutta la Calabria. Don Ezio Limina che ha officiato l’Eucarestia, ha elevato il coraggio di queste donne.
“Un coraggio straordinario: come diceva Tersa, ‘siamo venute qui per morire d’amore per Cristo e, attraverso la preghiera, chiedere la protezione amorosa per i fratelli e la nostra Chiesa Universale’. Questo Monastero offre una grande esperienza di fede. Tutte le volte che si viene al Carmelo, non si può non restare ammirati di quanta serenità, gioia e forza si attinge. L’esperienza di comunione col Signore, è un fuoco che illumina i loro volti , la loro vita, luce che si riverbera su di noi”. Il luogo è posto dove sorge il sole.
“È proprio così! il sole sorge per illuminare, per riscaldare, per dare colori. così è la preghiera: senza di essa, la nostra vita è piatta, incolore, monotona. La preghiera da vivezza perché ci rapporta a Dio”.
Centenario di Santa Teresa di Gesù al Monastero di Capocolonna
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