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Strasburgo, in Italia ancora poche donne in organi politici

Redazione

In Italia, tra il 2005 e il 2016, c’è stato un “aumento considerevole” (+20%) del numero di donne presenti in Parlamento, ma il Paese è ancora lontano dal raggiungere una presenza femminile pari almeno al 40%, quota concordata da tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa nel 2003. Non solo alla Camera e al Senato ma anche nell’esecutivo, nei ranghi più alti della magistratura, negli organi elettivi degli enti locali e regionali e in seno al corpo diplomatico. È quanto emerge dallo studio condotto dal Consiglio d’Europa sull’equa partecipazione di donne e uomini nel processo decisionale dei suoi Paesi membri basato sui dati relativi al 2016.

La ricerca indica che l’Italia non è un caso isolato. Solo pochissimi Stati membri del Consiglio d’Europa hanno raggiunto nel 2016 la quota del 40% di presenza femminile nei vari comparti presi in esame. Il rapporto evidenzia inoltre che nonostante tra il 2005 e il 2016 vi sia stato un aumento, i progressi sono incerti e si nota una certa stagnazione nel cammino verso l’obiettivo fissato nel 2003.

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