Due kalashnikov e numerosi fucili da caccia di grosso calibro, ci cui uno equipaggiato con ottica di precisione, sono stati trovati dai carabinieri della Compagnia di Taurianova nei pressi di un casolare in apparenza abbandonato nella periferia di Polistena.
Le armi da guerra erano contenjute all’interno di bidone di plastica interrato nel terreno circostante assieme a tre chili di esplosivo artigianale.
Nonostante l’edificio fosse in stato di degrado e apparentemente disabitato, al suo interno sono state rilevate tracce della presenza recente di qualcuno.
Sul luogo del ritrovamento, in considerazione della pericolosità delle armi e degli ordigni, sono intervenuti gli esperti del gruppo artificieri e antisabotaggio del Comando provinciale di Reggio Calabria che hanno messo in sicurezza l’area.
I tre chili di esplosivo artigianale sono stati ritenuti estremamente pericolosi.
Dotati di miccia a lenta combustione, se utilizzati avrebbero potuto distruggere un veicolo o fare esplodere un’intera abitazione. Per evitare rischi, l’ordigno è stato fatto brillare sul posto.
Le armi, invece, sono state trasferite al Ris di Messina per gli accertamenti balistici. Gli atti del sequestro sono stati trasmessi alla Procura di Palmi, guidata dal procuratore Emanuele Crescenti. Al pm di turno è affidato il coordinamento delle indagini nel tentativo di individuare chi abbia potuto nascondere in quel casolare i fucili e l’esplosivo. I carabinieri non escludono eventuali collegamenti con le organizzazioni criminali operanti nel territorio.