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Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria dispone nuovi adempimenti istruttori nel ricorso contro il progetto di bonifica del SIN “Crotone – Cassano – Cerchiara”

Redazione

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima), con l’ordinanza pronunciata il 19 febbraio 2025, ha disposto nuovi adempimenti istruttori nel ricorso proposto da Arci Crotone Aps, insieme a WWF Italia – Ets e WWF Provincia di Crotone Odv, contro il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) n. 27 dell’1.8.2024, che approva e autorizza il progetto di bonifica presentato da ENI Rewind S.p.A. per il sito di interesse nazionale (SIN) “Crotone – Cassano – Cerchiara”.

Il ricorso, depositato con il numero di registro generale 1630 del 2024, contesta la legittimità del provvedimento ministeriale e degli atti correlati, tra cui il verbale della conferenza di servizi decisoria del 26 giugno 2024 e le note ministeriali che hanno portato all’approvazione del progetto. Le associazioni ricorrenti, rappresentate dall’avvocato Angelo Calzone, hanno sollevato questioni rilevanti in merito alla trasparenza e alla correttezza del procedimento amministrativo, nonché agli impatti ambientali del progetto di bonifica.

Nel corso dell’udienza pubblica del 19 febbraio 2025, il relatore dott. Nicola Ciconte ha evidenziato che il MASE, in sede di udienza, ha confermato di aver indetto una nuova conferenza di servizi il 28 gennaio 2025 per il riesame del provvedimento impugnato. Alla luce di ciò, il Tribunale ha ritenuto necessario disporre i seguenti adempimenti istruttori: la produzione di tutti gli atti, compresi i verbali conclusivi, relativi alla conferenza di servizi del 28 gennaio 2025; la produzione di una dettagliata relazione sullo stato del procedimento di bonifica.

Il MASE dovrà provvedere a tali adempimenti entro 30 giorni dalla notificazione o comunicazione dell’ordinanza. Inoltre, il Tribunale ha fissato la prossima udienza di discussione del merito per il 18 giugno 2025.

Arci Crotone Aps, insieme alle altre associazioni ricorrenti, esprime soddisfazione per la decisione del Tribunale, che riconosce la necessità di un’istruttoria approfondita e trasparente su un tema di così rilevante impatto ambientale e sociale per il territorio di Crotone. Continueremo a vigilare affinché i diritti della comunità e la tutela dell’ambiente siano garantiti in ogni fase del procedimento.

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