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Precisazioni della vice sindaco su Cammino della Magna Grecia

Redazione

Dispiace dover prendere atto della dichiarazione pubblicata su alcuni media a proposito del Convegno Ferrovia e Cammino della Magna Grecia patrimonio Unesco.

Certo non giova alla Calabria, che ha invece bisogno del concorso comune di idee, intelligenze e progetti, piuttosto che disperdersi in polemiche fini a se stesse.

Claudia Rubino nella citata dichiarazione, da una parte rivendica “la paternità dell’idea progettuale” del Cammino della Magna Grecia e l’impegno in tal senso profuso dai volontari,  ma, dall’altra riconosce di aver  “rispolverato” l’idea progettuale solo in seno al gruppo di scrittura autonominatosi poi Energie dal Sud-radicimemoriarinascita, il quale gruppo però, a sua volta, riteneva fondamentale proporla e articolarla in un necessario percorso operativo.

L’obiettivo del gruppo, e qui sta la differenza, non era quello di disegnare immediatamente i cammini, ma di proporre che essi potessero diventare patrimonio dell’Unesco a seguito degli opportuni interventi di istituzioni e associazioni e di una conseguente sensibilizzazione territoriale più ampia. A tal fine il gruppo si è impegnato a costruire una rete dal basso fra istituzioni e società civile.

E allo stesso fine si è adoperata a dare gambe all’idea attraverso convegni organizzati da associazioni – Fibac, Pro loco, Dante Alighieri -, Istituti culturali – Associazione per gli studi superiori filosofici di Napoli, Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria Comuni  – di Crotone , Locri, Reggio Calabria -, per citarne solo alcuni, in città come Lamezia Terme, Napoli, Reggio Calabria, Locri, Crotone.

L’idea sta camminando al punto che non solo abbiamo più Comuni aderenti al progetto, ma anche la Regione Calabria e lo stesso Mibact si stanno attivando per studiare la fattibilità dell’idea.

Non si comprende pertanto quali siano le preoccupazioni espresse per un presunto “allontanamento dallo spirito del cammino”, considerando che nel valore dell’idea sono anche compresi futuri e auspicabili risvolti economici per uno sviluppo sostenibile e rispettoso dei “tesori della costa jonica”.

Due le proposte: camminare e “mappare” i cammini – di tutta la Calabria? In quanto tempo? – ma anche presentarli  alle istituzioni che, in sinergia con le associazioni, li propongano come Patrimonio Unesco.

Due proposte che possono e dovrebbero ‘camminare’ insieme.

 

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