E’ veramente singolare ed al limite del grottesco che una società posta in liquidazione già dal 2012 possa permettersi il lusso di fare lezione di “buona gestione”. Con.Ge.S.I., oggi in piena fase di start up ha iniziato la propria attività in un settore, quello idrico, frammentario e disomogeneo dove si registrano solo macerie per cui bisognerebbe seriamente riflettere su chi e come, nel corso del tempo, ha prodotto tale situazione. È grottesco che ad additare, oggi come ieri, sia chi svolgeva e continua a svolgere la funzione di “venditore di acqua” di un bene comune in barba ad ogni legge di riferimento per la gestione del sistema idrico integrato. L’acqua potabile per i cittadini non è un bene in vendita ma bensì un bene da tutelare nell’interesse della collettività. Le fonti idriche non sono di proprietà di qualcuno che specula sul bene stesso, ma bensì una risorsa non inesauribile che va difesa. E’ questo lo spirito della Legge Galli prima e del Testo Unico sull’Ambiente poi. Oggi l’utenza della Città di Crotone paga l’acqua che acquista da Sorical SpA in liquidazione a circa €.0,35/m3; se dessero a Con.Ge.S.I. la possibilità di gestire, cosi come la legge prevede, l’intera filiera del S.I.I. il costo di approvvigionamento si attesterebbe intorno a € 0,18/m3 che, rapportato ai milioni di m3 erogati, si traduce in un risparmio economico non indifferente. Affermare che Con.Ge.S.I. sia messa alla stessa stregua di Soakro non corrisponde al vero. Con.Ge.S.I è presente operativamente su tutti i Comuni Consorziati gestendo quotidianamente interventi manutentivi su reti ed impianti ed accogliendo presso gli sportelli presenti in tutti gli 11 Comuni centinaia di utenti. Nel primo anno di gestione non si è registrato un solo sversamento fognario in mare. In accordo e con il supporto della Procura della Repubblica di Crotone, ha avviato una decisa e produttiva azione sui numerosi utenti irregolari. Inoltre essendosi venuta a formare la platea degli utenti “morosi”, ha avviato anche le procedure per la riscossione coattiva. A titolo esemplificativo in 16 mesi di attività Con.Ge.S.I. ha portato la percentuale di riscossione nel Comune di Crotone dal 48% al 67% con un incremento del 19%. Ecco il piano industriale di ConGeSI. Ecco come, con le stesse maestranze del precedente gestore (altro problema sociale al quale, insieme a CGIL e CISL, ha dato un concreta risposta), ha rimesso in piedi un servizio che da qualche anno non veniva più erogato. Con.Ge.S.I., Azienda Pubblica per il S.I.I., invita formalmente i vertici di Sorical S.p.a. in liquidazione a recarsi presso la propria sede e verificare quanto sopra descritto. Entrando nel merito della vicenda, nel mese di luglio u.s. si è svolto un incontro con i vertici di Sorical SpA in liquidazione in cui Con.Ge.S.I., dopo aver spiegato il proprio modus operandi, ha accettato il piano proposto, consistente nel pagamento del debito maturato e maturandi in rate costanti per 18 mesi, con prima rata luglio 2017 ed ultima rata dicembre 2018. E qui la prima inesattezza: il pagamento delle fatture correnti a decorrere dal terzo trimestre 2017, sarebbero andate in coda al piano, prevedendo, anche in questo caso, rate costanti a partire da gennaio 2019. Nel frattempo. Con.Ge.S.I., ha cambiato il proprio software gestionale e, tramite gara di appalto, ha affidato il servizio ad un nuovo fornitore con avvio del servizio di bollettazione entro aprile 2017. Purtroppo una serie di problemi tecnici non prevedibili hanno impedito di poter emettere le fatture alla utenza secondo i tempi programmati, creando notevoli disagi. Tutto ciò è stato spiegato per iscritto a Sorical SpA in liquidazione, alla quale è stato dettagliato il nuovo piano di fatturazione ed assicurata (cosi come avvenuto) l’emissione delle fatture all’inizio di ottobre con contestuale recupero delle prime tre rate scadute (circa 860.000 euro), rimettendosi in linea con il piano di pagamenti. La risposta di Sorical? Nonostante sia stato effettuato un primo pagamento di € 100 mila (altri seguiranno nei prossimi giorni), minaccia e mette in pratica la riduzione idrica (altro che rispetto per i cittadini di Crotone) e, fatto ancor più grave, per cui il CdA si riserva di dare mandato legale, predefinisce una sorta di situazione prefallimentare che non esiste attraverso una serie di falsità e di accostamenti surreali che ledono l’immagine della Società, creano seri problemi all’utenza che, disorientata, con molta probabilità metterà in discussione il pagamento del servizio (sono da poco arrivate le bollette nelle case di cittadini) e dei fornitori che, allarmati, chiedono notizie sullo stato di salute del loro committente. Questi i fatti e questa l’azione giudiziaria che Con.Ge.S.I. avvierà per il ripristino della verità e per la difesa dell’immagine prodotta e dei danni arrecati!
CON.GE.SI, IN PIENA FASE DI START UP, ECCO IL PIANO INDUSTRIALE
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